BiellaSale & Pepe
Acqua pubblica o acqua in bocca? Chi ne sa di più, parli…
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

Adunata nazionale degli Alpini e Giro d’Italia: stanno facendo più loro in termini di restyling cittadino che anni e anni di richieste e battaglie politiche in consiglio comunale. Una certa attenzione maniacale ai costi e alla spending review, un certo immobilismo alla biellese stile “bogia nen” hanno reso ,di fatto , Biella abbastanza “impermeabile” al cambiamento. Se non a mali estremi come ci dicono i due eventi sopra citati che sono in programma nel 2025.
Solo che c’è un però che merita di essere evidenziato: se metti mano ai lavori e fai trenta, approfitta del momento e fai trentuno se no quando ti ricapita. L’ho ricordato mesi fa all’amico Moscarola (che ringrazio ancora per aver recepito il senso del suggerimento grazie anche a qualche fondo residuo del PNRR) in merito alla facciata cadente dello stadio – dopo i tanti di lavori di rinnovo all’interno del “Pozzo-Lamarmora” – lo ricordo ora all’assessore Franceschini quando parla di rifacimento della rotatoria tra via Torino e Piazza Vittorio Veneto, un intervento che meriterebbe di essere più “inclusivo”. Meritoria – che fa rima con rotatoria – l’idea di uniformare il tratto stradale in ottica di “ingresso in città” degno di questo nome, però sarebbe finalmente ora di avere più “coraggio” per mettere mano al tema attraversamento pedonale/spartitraffico in via Lamarmora, all’altezza dell’Esselunga, non in linea con i lavori di riqualificazione urbana che l’amministrazione cittadina vuole fare. Sovrappasso e sottopasso, una piazza, quella dell’Agorà, che nelle idee del centrodestra delle legislature, rispettivamente 2009-2014 e 2019-2024, erano stati non solo all’ordine del giorno ma avevano anche implicato un concorso di idee per dare origine ad un progetto innovativo.
Il centrodestra al governo della città è rimasto, più o meno con gli stessi volti di allora, il progetto invece è andato velocemente nel dimenticatoio e qualcuno lo ha poi messo in soffitta. Con il solito ritardo “biellese” potrebbe essere l’occasione per riprendere il discorso, meglio tardi che mai. Ci pensi l’assessore Franceschini, sarebbe un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Non sempre cambiare, potrebbe essere l’obiezione di qualcuno di voi, porta giovamenti: pensate al nuovo ascensore del piazzo, che ha preso posto della nostra cara e vecchia funicolare… Ma è anche vero che qui stiamo parlando di mettere in sicurezza l’arteria viaria di via Lamarmora, dando la possibilità a chi si muove a piedi di vivere tutta la zona della città con l’asse di via Torino… Vedremo cosa succederà
Venendo poi ad un altro tema, quello dell’acqua pubblica, mi spiace deludere qualcuno ma lo trovo un tema prettamente “politico” per il quale si spendono grandi proclami in materia di diritti inalienabili (e sull’acqua ci mancherebbe, sono d’accordo)… Tuttavia, occorrerebbe comprendere meglio alcuni aspetti: se la proprietà pubblica dell’acqua non cambia, resta allo Stato comunque come sancito da un vecchio referendum popolare, diventa allora un tema di mera gestione della stessa con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare. Nel dibattito in corso possiamo mettere nero su bianco cosa cambierebbe in concreto per cittadini e contribuenti? In termini di utilizzo ma anche di costi…Così, calcolatrice alla mano, se ne potrebbe parlare concretamente, anziché ridurre il tutto alle contrapposizioni di campanile tra amministrazioni locali…
L’importante, al di là dei consigli comunali straordinari che qualcuno richiede, è che di questo argomento se ne parli liberamente, senza fare melina ma stando attenti a non tirare troppo la… Cordar!!! Vogliamo saperne di più… Sino ad allora mi raccomando, acqua in bocca!!!
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