BiellaPolitica
Sindaco, faccia il miracolo. Bastano 5 minuti
Revocate la cittadinanza onoraria a Mussolini, fatelo all’unanimità. Sarebbe una bella risposta anche a chi il 25 aprile, nella nostra città, nel 2025, ancora espone la bandiera della Repubblica Sociale

Ci vogliono cinque minuti, signor sindaco. Cinque minuti per liquidare una volta per tutte la questione della revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. Cinque minuti, se la si vota tutti, all’unanimità, senza discussioni da azzeccagarbugli. Questo sì che sarebbe un bel segnale rivoluzionario.
E allora lo faccia, convinca i suoi che non c’è un minuto da perdere su una cosa che ci vede tutti d’accordo, da destra a sinistra: Benito Mussolini non merita di mantenere la cittadinanza onoraria in nessun comune italiano. Tantomeno a Biella, città che di recente l’ha concessa a Liliana Segre, proprio su proposta di consiglieri comunali che ora siedono tra i banchi della maggioranza (curioso che anche questa proposta all’epoca venisse tacciata di essere “strumentale”).
L’altro giorno, in occasione del 25 aprile, lei ha sottolineato che oggi “con semplificazioni imbarazzanti viene da taluni etichettato come fascista tutto ciò che non si condivide e data la veste di antifascismo ad ogni battaglia politica o ideologica che si conduce”. Sono d’accordo con lei, succede spesso. Proprio per questo non si può perdere l’occasione di essere tutti d’accordo almeno in questo caso. Perché non c’è alcun dubbio sul fatto che Benito Mussolini sia quanto di più fascista ci sia mai stato in questo Paese.
Ci sono ben altri problemi più urgenti per la città? Certo, ma in consiglio comunale ne ho visto di tempo perduto a discutere del nulla nel corso degli anni… Giustificarsi così sarebbe solo benaltrismo, un modo per calciare il pallone in tribuna e buttarla in caciara. La verità è che la mozione ormai è arrivata in consiglio, dunque in ogni caso verrà discussa. Approfittiamone per approvarla.
Fa sorridere, poi, leggere chi giustifica un presumibile voto contrario dicendo che la mozione è “strumentale”. Fa sorridere perché, se anche lo fosse (e può darsi pure che lo sia), c’è un modo clamorosamente semplice e rapido per disinnescare la strumentalizzazione sul nascere. Ed è sempre lo stesso: votarla all’unanimità.
E no, revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini non significa nemmeno “cancellare la storia”. Perché dobbiamo ricordarcela, eccome, la vergogna di averlo lasciato nella lista dei cittadini onorari fino ad oggi. Revocarla significa soltanto che finalmente, dopo ottant’anni, siamo tutti d’accordo sul fatto che non meriti di essere un cittadino onorario di Biella.
Tutti d’accordo, a parte chi ancora oggi, proprio il 25 aprile, ha esposto la bandiera della Repubblica Sociale Italiana sul proprio balcone, nella nostra città. Come si vede nella foto. Approvare questa mozione sarebbe un bel segnale anche verso di loro. Un modo per dirgli chiaramente che i loro voti non sono più graditi a nessuno dei partiti che si riconoscono nella nostra Costituzione.
Lo faccia, signor sindaco, sorprenda tutti e compia questo piccolo miracolo di far passare la mozione all’unanimità. Lo faccia anche nel nome della benedetta svolta di Fiuggi e se ne prenda il merito. Ché siamo nel 2025 e non se ne può davvero più di dover ancora discutere e litigare su queste cose. Bastano cinque minuti.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

Antonio Latanza
28 Aprile 2025 at 17:12
“Ci sono ben altri problemi più urgenti per la città? Certo, ma in consiglio comunale ne ho visto di tempo perduto a discutere del nulla nel corso degli anni… Giustificarsi così sarebbe solo benaltrismo…” ma certamente! Per i politici di professione, i veri problemi dei cittadini sono solo “benalstrismo”… Vivete su un altro pianeta!
Ardmando
28 Aprile 2025 at 18:33
La Storia è fatta di cose belle e di cose brutte, ma di solito è con queste che si costruisce una Nazione. Mussolini è morto da 80 anni eppure dopo 80 c’è ancora chi lo teme, nonostante non possa più nuocere a nessuno. Bastano cinque minuti, ma basta anche meno per smetterla di parlarne. L’Italia di oggi è quella che è anche grazie a quello che è avvenuto durante quegli anni e una cittadinanza onoraria non ha alcun valore, specie se il soggetto è morto.
Luigi
28 Aprile 2025 at 21:49
Spiace sentire che si vuole modificare o togliere le opinioni di alcune persone, forse nostalgici fascisti, ma anche loro vivono in Italia, dove c’è possibilità di esprimere i propri sentimenti, Idee. Sarebbe interessante sentire, vedere cosa hanno o fanno gli opposti.
Emerson
28 Aprile 2025 at 22:43
ma piantatela di dire sempre castronerie…….se Il Duce ha avuto la cittadinanza anni or sono, basta evidentemente ai tempi andava bene. guardiamo al futuro che ne abbiamo da fare……