Politica
Scatta l’operazione-trasparenza. Ma all’italiana
Entro il 17 vanno depositati i documenti che raccontano vita, morte e miracoli della situazione patrimoniale di assessori e consiglieri. In caso di ritardi, più che ad una multa in denaro penserei ad una sanzione diversa: l’incandidabilità. Sarebbe più serio.
Cari lettori,
scatta l’operazione-trasparenza: consiglieri, assessori e sindaco di Biella dovranno depositare a palazzo Oropa curricula, compensi, dichiarazioni dei redditi, indennità per altri incarichi e situazioni patrimoniali loro e dei loro parenti fino al secondo grado. Il tutto entro il 17 ottobre. Si tratterà come recitano le notizie apparse in queste ore sui giornali di una grande mole di documenti in cui dovranno essere raccontati vita, miracoli e risparmi dei 40 componenti del Consiglio e dei 7 dell’esecutivo. Oltre al primo cittadino. E se non si osserverà la puntualità nelle pubblicazioni dietro l'angolo sono già pronte le sanzioni: da un minimo di 500 a un massimo di 10 mila euro.
Non vi dico la reazione in casa Apicella alla notizia: "Papà, mi hanno detto i miei figli, ora finalmente sapremo se in tutti in questi anni quando ci davi la paghetta ci davi il giusto oppure giocavi un pò al ribasso".
Davvero una resa dei conti a tutti gli effetti, anche se come sempre l'impressione è quella di vivere in un paese "strano": i Comuni sotto i 15 mila abitanti non sono tenuti a dichiarare nulla, anche se io sarei per un altro tipo di indagine a livello nazionale. E cioè vorrei sapere quanto il parlamentare guadagnava prima di entrare in politica e quanto guadagna ora che è deputato o senatore della Repubblica. Sarebbe davvero interessante alla luce di quello che abbiamo vissuto in questi ultimi anni, dove la longa manus della politica arraffona ha creato un solco sempre più profondo tra cittadini e istituzioni.
Io naturalmente non ho problemi a dichiarare quanto posseggo dopo una vita di lavoro, ma questa manovra trasparenza mi sempre l'ennesima operazione da fumo negli occhi per distrarci dalle cose importanti che stanno avvenendo ora nel Paese. Non si sapeva già prima di politici con il doppio incarico, doppio ruolo anche a livello locale? E Apicella assessore al Commercio non era "incompatibile" – come gli è stato detto – con il suo ruolo di ristoratore? Ora davvero vedremo che cosa significa essere incompatibili a tutti i livelli e se esistono casi in cui anche a Biella qualcuno è stato in questi anni "più uguale degli altri".
Ovviamente un ultimo consiglio: se i documenti non arrivano in tempo più che ad una multa in denaro penserei ad una sanzione diversa: l'incandidabilità alle elezioni successive. Sarebbe più serio.
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