Politica
“Saitta arriva a Biella, facciamo sentire la nostra voce”
I possibili tagli ai posti letto del nuovo ospedale preoccupano anche gli esponenti locali di Sel, che invita i cittadini a far sentire la propria voce come ai tempi della battaglia contro Fenice.
I possibili tagli ai posti letto del nuovo ospedale preoccupano anche gli esponenti locali di Sel, che invita i cittadini a far sentire la propria voce come ai tempi della battaglia contro Fenice.
La federazione biellese di S.E.L. nell’esprimere grande preoccupazione per le delibere regionali in ambito sanitario, sostiene totalmente il comitato nato in difesa dell’ospedale. Nel sottolineare che l’ASL di Biella ha già pagato nel tempo un pesante dazio con la perdita della gestione di importanti strutture dei servizi di emergenza territoriale rimarca come e quanto sarebbe negativa per tutti i biellesi la decurtazione del numero di posti letto e il declassamento/cancellazione di alcune strutture complesse. Senza prestarsi a facili allarmismi si sottolinea che le prospettive di cancellazione di alcune specialità porterebbero avere gravi disagi per una popolazione che, divenendo sempre più anziana, necessita con maggior assiduità delle cure sanitarie, soprattutto post-acuzie, che si vedrebbe costretta a cercare lontano dalla propria abitazione. Non è accettabile, per un territorio già in difficoltà, dover constatare quanto poco sia tenuta in considerazione una struttura che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di una sanità moderna e che dovrebbe rappresentare per il Piemonte tutto un punto di riferimento e non un’onerosa spesa come appare dal disinteresse fin qui mostrato dai politici che ci rappresentano in Regione e dagli amministratori locali che ancor più dovrebbero difendere le scelte e lo sviluppo del Biellese.
Inoltre perché nessuno si ferma ad analizzare il valore di un euro speso a Biella rispetto agli altri bilanci: da sempre siamo stai più meritevoli, ma non sembra essere apprezzato. Non sta a noi sottolineare come ancora un piano sanitario locale non esista, quanto sia assente quella necessaria programmazione territoriale che crea sinergie tra i servizi della struttura ospedaliera e il territorio (basti pensare alla questione Belletti Bona).
Chiediamo perciò all’assemblea dei sindaci e ai nostri rappresentanti in Regione di prendere una posizione chiara, ferma e definita partendo dai bisogni del territorio e marcando una decisa discontinuità rispetto alle tristemente note politiche socio-sanitarie-territoriali del precedente governo di centro-destra. Il giorno 19 febbraio è atteso a Biella l’assessore Saitta: SEL invita tutti noi – cittadini, organizzazioni sociali e sindacali, di categoria e non, la politica e gli amministratori – a far sentire la propria voce e la propria presenza fisica in difesa dello stato sociale, del territorio e della popolazione.
Il Biellese che ricorda l’azione di Fenice saprà rispondere anche questa volta alle esigenze e alla tutela dei propri cittadini.
Forum sanità S.E.L. biellese
Coordinatore Celanti Vladimiro
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