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Profughi, la Lega boccia anche la soluzione di via Gersen

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“Con tutto il rispetto per le idee e il lavoro altrui, non penso che il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile possa ospitare i migranti nella sede della Caserma di via Gersen”. Dopo le polemiche per i pakistani senza posto letto che sono finiti a dormire ai giardini, la Lega Nord torna a parlare della questione profughi, bocciando l’idea di ospitarli nella ex sede dei vigili del fuoco.

“Con tutto il rispetto per le idee e il lavoro altrui, non penso che il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile possa ospitare i migranti nella sede della Caserma di via Gersen”.

Dopo le polemiche per i pakistani senza posto letto che sono finiti a dormire ai giardini, la Lega Nord torna a parlare della questione profughi, bocciando l’idea di ospitarli nella ex sede dei vigili del fuoco, attualmente in disuso.

“Prima di tutto – spiega Michele Mosca, segretario provinciale del Carroccio – ho seri dubbi che il Coordinamento possa partecipare in prima persona ai bandi della Prefettura poiché lo stesso giuridicamente si configura come organizzazione di volontariato non a scopo di lucro che nulla ha a che fare conl settore di intervento pertinente con i servizi di assistenza e di accoglienza fino ad ora oggetto di bandi stessi, inoltre non credo abbia, come richiesto per l’affidamento, comprovata esperienza in ambito SPRAR o in progetti di accoglienza destinati ai richiedenti protezione internazionale o nella gestione dell’emergenza Nord Africa”.

Dopo la premessa “tecnica”, Mosca passa al nocciolo della questione: “Come può un’associazione di volontariato non a scopo di lucro svolgere attività mediante utilizzo di volontari non retribuiti che invece fruttano un guadagno? E’ lo stesso Presidente della Provincia a dichiarare che i proventi derivanti dalla gestione dei migranti verranno divisi tra Ente e Coordinamento che si occuperà della loro gestione per l’arco dell’intera giornata”.

Mosca chiede quindi che venga chiarito questo aspetto.

“L’attività prestata dai volontari che frutta un ricavo in denaro per l’associazione e non una semplice oblazione o contributo – aggiunge – dovrebbe essere assoggettata a prelievo fiscale, come avviene per qualsiasi altra azienda o cooperativa che in questo momento si occupa di ospitalità. Ci sono diverse problematiche per le quali Lega Nord chiede assoluta chiarezza prima di intraprendere qualsiasi tipo di attività”.

Infine l’aspetto più “politico” dell’intera vicenda: “Mi sembra che ormai tutti siano stati contagiati dal virus dell’accoglienza retribuita e più che creare nuove opportunità si inventino nuovi business. La vera soluzione al problema dell’immigrazione non è continuare ad accogliere ma cominciare a respingere, solo in questo modo riusciremo a ridurre le tragedie e dare vero aiuto a queste popolazioni nei rispettivi paesi di origine”.

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