Politica
Non paga l’affitto, le vendono i mobili per 4 euro
Li ha acquistati Roberto Tomat per restituirli alla proprietaria
«Ho comprato all’asta indetta dal Comune per 4,60 euro tutti i mobili di Lorena Freddi e domani glieli restituirò. Mettere in vendita i beni di questa donna è stato un atto di inciviltà». Il protagonista è Roberto Tomat, di Cossato, ex presidente di Cissabo, l’ente socio assistenziale. La vicenda era iniziata nel 2012, a novembre, periodo in cui l’Agenzia territoriale per la casa di Biella aveva inviato alla signora Freddi il calcolo delle spese per l’affitto di cui era morosa; a febbraio 2012 il Comune di Cossato aveva deciso di sfrattarla e ieri, sempre l’Amministrazione, ha messo all’asta tutti i suoi oggetti.
«Ieri mattina ho partecipato alla vendita e ho riscattato tutto – racconta Tomat -. Questo gesto, compiuto dall’Amministrazione, è vergognoso. Il Comune ha speso migliaia di euro per allestire l’asta, impiegando cinque dipendenti per diversi giorni, senza contare che hanno anche dovuto contattare un avvocato per far valutare i beni, in tutto diciassette lotti che stimati valgono appena 3.800 euro, e per cosa? Sono stati racimolati appena pochi spiccioli».
"Voglio fare una nota al sindaco Claudio Corradino e all’assessore alle Politiche sociali Enrico Moggio – prosegue Tomat -: prima di arrivare a buttare fuori di casa le persone e mettere all’asta i mobili, si deve riflettere a lungo. Capisco che non sia facile occuparsi di assistenza sociale, come del resto non è stato facile per me amministrare l’ente Cissabo. Chiedo che i due amministratori si dimettano; quanto accaduto in questa vicenda non ha nulla di umano. Questa donna potrà anche avere tutte le colpe del mondo, ma c'è un limite di decenza che non va superato. Sfrattarla forse sì, ma mettere anche all’asta i suoi mobili mi è sembrato davvero troppo. Del resto, quante persone si trovano nella situazione debitoria di questa signora? Eppure si cerca sempre di aiutarle. I canali di assistenza a cui si può attingere sono molteplici. Nel 2013 Corradino ha distribuito 380 mila euro alle famiglie bisognose. Ecco allora che non è il caso di sprecare migliaia di euro per una sola donna che può benissimo essere aiutata. Prima di compiere certe azioni, si deve riflettere di più. Amministrare non è un gioco".
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