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“Migranti lavorano gratis come volontari per la cooperativa, è una vergogna”

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I ragazzi richiedenti asilo fotografati con del materiale in mano nei pressi dell’hotel Coggiola di Biella hanno scatenato le polemiche. 

I ragazzi richiedenti asilo fotografati con del materiale in mano nei pressi dell’hotel Coggiola di Biella hanno scatenato le polemiche. 

Dopo le segnalazioni di alcuni residenti ricevute e pubblicate da NewsBiella, il fatto è stato ripreso anche da quotidiani on line nazionali come Il Giornale, che hanno sollevato dubbi sull’opportunità dell’iniziativa. Sull’episodio sono intervenuti gli esponenti locali del Carroccio con un duro comunicato a firma di Michele Mosca e Giacomo Moscarola.

“La questione che sta emergendo ha dell’incredibile e del vergognoso – è l’attacco di Lega Nord -, una coop sociale che gestisce il centro d’accoglienza all’ex hotel Colibrì pare, secondo quanto riportato da alcuni mezzi di informazione, utilizzi i richiedenti asilo per svolgere lavori edili al fine di sistemare l’ex hotel Coggiola per poter aprire un’altra struttura di accoglienza”.

Una situazione che Michele Mosca e Giacomo Moscarola condannano da un punto di vista morale.

“Senza entrare nel merito della legalità di tale operazione – prosegue il comunicato -, ci dobbiamo porre come minimo la questione della moralità: questa cooperativa utilizza di fatto persone mantenute dalla collettività per svolgere gratuitamente lavori all’interno della loro proprietà privata. Da sempre sosteniamo che i richiedenti asilo debbano svolgere dei lavori per restituire almeno in parte quanto la collettività spende per la loro accoglienza ma non certo in questo modo. Lega Nord intende lo svolgimento di lavori socialmente utili come la pulizia dei giardini o piccoli lavoretti utili a vantaggio della comunità, non certo lavori edili per permettere alla cooperativa stessa di utilizzare manodopera a costo zero per lavori atti ad incrementare i loro affari”.

“E’ vergognoso che questa cooperativa invece di chiamare artigiani e dare loro lavoro – concludono il segretario cittadino e quello provinciale del Carroccio -, utilizzi manodopera  a spese di tutti i cittadini, qui siamo di fronte a quello che denunciamo ormai da tempo, le cooperative non solo lucrano su queste persone incassando i 35 euro giornalieri pro capite ma addirittura sfruttano il lavoro“volontario”  senza sborsare un euro. Tutto ciò è inaccettabile e dimostra in grande misura che per le cooperative quello dell’immigrazione è solamente un gigantesco business che viene addirittura implementato dall’utilizzo lavorativo di queste persone non per la collettività ma per puro interesse privato. Vogliamo denunciare a piena voce questa paradossale situazione in cui il lavoro delle ditte locali viene sostituito dal lavoro degli immigrati già abbondantemente pagati da noi”.

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