“Emergenza medici in Valsessera, la Regione intervenga urgentemente”

Garantire il diritto alla salute nelle aree interne del Piemonte, a partire dalla Valsessera: è questo l’obiettivo dell’interrogazione presentata in Consiglio regionale dalle consigliere Emanuela Verzella e Simona Paonessa, del Gruppo consiliare Pd, che chiedono alla Giunta di affrontare con urgenza la grave carenza di medici di medicina generale nei piccoli comuni montani.

Emergenza medici in Valsessera. Verzella e Paonessa: “Le misure temporanee non bastano più”

Circa 7.800 cittadini della Valsessera sono, a oggi, privi di medico di base. Una grave problematica che risulta purtroppo presente in molti territori tra il Biellese e il Vercellese. «Una situazione già denunciata dal Tgr Piemonte e che, se non affrontata, rischia di diventare strutturale – spiegano Verzella e Paonessa -. I cittadini si trovano costretti a rivolgersi ad ambulatori distrettuali a chilometri di distanza, spesso con medici diversi a ogni visita, comportando difficoltà oggettive per le persone anziane o con mobilità ridotta».

«La Regione – spiega Emanuela Verzella – non può più limitarsi a misure temporanee. Servono strategie strutturali di reclutamento e fidelizzazione dei medici di base, valorizzando chi sceglie di lavorare nei territori più periferici. Il diritto alla salute non può essere legato al Cap di residenza. Errori di mancata pianificazione che le aree interne pagano cari. La Valsessera invoca attenzione e servizi».

“Emergenza che colpisce in modo drammatico le fasce più fragili della popolazione”

«Questa emergenza – aggiunge Simona Paonessa – colpisce in modo drammatico le fasce più fragili della popolazione. Già negli scorsi mesi abbiamo denunciato, interrogando l’Assessore, la grave situazione in cui versano molti comuni sprovvisti di medici di base. Nelle aree montane, come la Valsessera e la Valsesia, dove i collegamenti sono scarsi e il tessuto sociale è spesso anziano, la continuità dell’assistenza territoriale è fondamentale. È inaccettabile che si debba rinunciare alle cure per l’assenza di un medico di famiglia, garantire la qualità e la continuità delle cure deve essere al centro dell’agenda politica della Regione».

Nell’interrogazione si chiede all’assessore competente quali azioni concrete intenda adottare la Regione per affrontare questa situazione, garantendo un servizio sanitario efficiente, equo e accessibile anche nei piccoli comuni del Piemonte.

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