Biella
Un mazzo di mimose non ci assolve
Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

Sono organizzati spettacoli, riflessioni, letture di testi, tutti declinati al femminile; non mancano i salotti culturali né qualche excursus storico sul riconoscimento pionieristico dei diritti delle operaie delle aziende tessili nel ‘900.
Tutto grazie all’impegno della Provincia, con la sua consigliera di parità, che ha programmato questa ampia serie di iniziative. Quello che continua a mancare nelle celebrazioni dell’8 marzo è il ruolo di noi uomini, che quasi sempre ci riteniamo assolti e solidali acquistando un mazzo di mimose, nulla di più. Dobbiamo invece sforzarci, confrontarci tra di noi per riflettere sui motivi che spingono molti di noi ancora a sfruttare, sottovalutare o maltrattare le donne. Le statistiche riguardo i femmininicidi e le violenze continuano ad essere drammatiche.
Quando l’8 marzo sarà una festa organizzata dagli uomini per celebrare le donne, finalmente avremo raggiunto lo stato di parità e questa ricorrenza non servirà più!
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Ardmando
10 Marzo 2025 at 23:05
Femminicidio è una parola inventata dalle femministe (99.9% di sinistra). La Legge e la Costituzione contemplano già sia il reato di omicidio (che è equivalente per uomini e donne) sia la tutela degli esseri umani a prescindere dal sesso (uno o l’altro, dato che ne esistono solo due). Usare il termine “femminicidio” è incostituzionale e discriminatorio perchè sottolinea la diversità delle donne dagli uomini come se fossero una specie a parte della razza umana. Usare quel termine inventato significa discriminare.
Bruno
11 Marzo 2025 at 10:58
sei proprio indrottinato di ignoranza