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Raddoppio della Trossi. A che cosa serve?

Anno nuovo propositi nuovi. Bene. Ed allora s’inizi non buttando nel tombino i denari per un’opera inutile. Meglio fermarsi finché si è in tempo

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Bollettino di guerra del fine settimana a Biella. Intanto la notizia della scarcerazione del marito dell’influencer Siu, italo-marocchina residente a Chiavazza, appena uscita dal coma, che sta scatenando polemiche a livello nazionale

BIELLA – Anno nuovo propositi nuovi. Bene. Ed allora s’inizi non buttando nel tombino i denari per il raddoppio della strada Trossi.

E’ inutile, non serve a nulla, non aprirà nuove prospettive e non alleggerirà, se non in misura minimale, il flusso del traffico in entrata ed in uscita dal capoluogo. Capiamoci. Il raddoppio della Trossi avrebbe avuto un senso se fosse stato pensato da Biella a Carisio e ritorno, cioè una sorta di superstrada con innesto autostradale.

Ma il progetto prevede invece un solo ampliamento da Biella sino alla rotonda per Candelo e Sandigliano, un paio di chilometri o poco più. A quale scopo? Arrivare a Carisio cinque minuti prima? Decongestionare il traffico in entrata ed uscita da e per Biella? Un traffico che nei momenti peggiori arriva a cinquanta metri di coda quando sulle tangenziali da e per Milano e Torino le code sono di chilometri?

E, a proposito di Milano, qualcuno ha scritto recentemente che il raddoppio di quel breve tratto della Trossi ci avvicinerebbe a Milano. Davvero? Dobbiamo toglierci di dosso questa sorta di ossessione meneghina. Milano è Milano e Biella è Biella e chi vorrebbe una Biella milanese farebbe meglio ad andare ad abitare a Milano.

Nel Biellese vi sono opere importanti in attesa di realizzazione, a cominciare dalla funivia di Oropa o dal ripristino definitivo dell’ascensore (già funicolare) del Piazzo. Opere importanti anche dal punto di vista turistico, più del raddoppio della strada Trossi, Il turismo non si alimenta con una corsia in più a due chilometri da Biella, ma con iniziative di richiamo popolare che non risultano più o meno attrattive in forza del raddoppio o meno di un tratto di strada provinciale.

Il raddoppio della Trossi pareva accantonato ed è stato ripreso in extremis, spero non per gli interessi di qualcuno che forse già si era impegnato per la realizzazione di quest’opera inutile. E, concludendo, mi chiedo anche che tipo di raddoppio si pensa di poter attuare assicurando le attività commerciali e le proprietà private che costeggiano l’attuale strada Trossi, che verranno solo minimamente interessate. Meglio fermarsi finché si è ancora in tempo. Ma forse è già tardi.

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5 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    4 Gennaio 2024 at 12:00

    Ma che palle ‘ste polemiche. Non mi pare che la parte già separata con uno spartitraffico, ostacoli in qualche modo le attività commerciali che ci sono. Gli accessi sono ben delineati e funzionali. Ogni singola attività che si trova nel tratto che ha già lo spartitraffico e le doppie corsie, ha il proprio accesso e non è affatto penalizzata. Mi domando quale sia la miopia che porta a considerare dannoso trasformare anche l’altra parte della strada Trossi. Se invece volete solo fare della sterile polemica, ci state riuscendo. Provate a percorrere la strada per intero e verificate le attività che già si trovano sulla parte “divisa e raddoppiata” e quelle no, e trovate delle differenze. La parte che verrà raddoppiata sarà esattamente allo stesso modo. Guardate che si tratta di modificare una strada che c’è già e non stiamo parlando di una autostrada.
    Ciò che andrebbe accantonato è la tendenza a fare polemiche e a fasciarsi la testa prima del tempo, mettendo a repentaglio qualsiasi investimento sul territorio.

  2. Stephan

    4 Gennaio 2024 at 14:01

    Ho espresso le mie medesime perplessità su quasi, ogni articolo, riguardante il tema Trossi; Non posso che condividere, quanto scritto sull’articolo. Trovo invece strano che ci sia qualcuno che difenda a spada tratta cose improponibili, senza senso logico. Qui si aprono un mondo di opzioni…

    • Ardmando

      4 Gennaio 2024 at 17:03

      “cose improponibili”? Ma lei ha mai percorso la strada Trossi o parla per sentito dire? Qui c’è un sacco di gente che non ha idea di quello che scrive ne ha una vaga idea di quello che verrà realizzato.

  3. Spillo

    4 Gennaio 2024 at 20:39

    Avevo letto un commento, non ricordo chi lave scritto, che la magistratura avrebbe dovuto aprire un inchiesta, per capire a chi “rende” questo lavoro.

    • Ardmando

      5 Gennaio 2024 at 8:04

      Addirittura la magistratura viene tirata in ballo? E perchè non coinvolgerla sul come è stato rifatto il manto stradale del ponte sul fiume Cervo che dopo TRE MESI di chiusura è peggiore di come era prima? Perchè nessuno coinvolge la magistratura sullo spreco di denaro che il comune vuole fare per rifare “piazza” Vittorio Veneto, che di piazza ha solo il nome e e lo è unicamente nella fantasia malata di chi la considera tale?
      Mi sembra veramente che si stia passando il segno della stupidità.

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