Pausa Caffè
Quel Luna Park finito tra cimitero e carceri oggetto di polemiche
Pausa Caffè di Giorgio Pezzana
BIELLA – Ha fatto discutere in questi giorni la lettera di un gruppo di ragazzi che frequentano i corsi universitari di Città Studi i quali si sono lamentati per i disagi che, secondo loro, creerebbe la presenza del luna park nei pressi della sede.
Non mi soffermerò sulle loro osservazioni, se non per ricordare, anche a me stesso, quanto male abbia fatto l’abolizione della leva (la “naja”, per chi ha qualche anno in più). Preferisco dare una lettura alla questione dal punto di vista dei giostrai. Come tradizione vuole, a Biella il luna park giunge a cavallo tra maggio e giugno e, negli ultimi anni in misura più ridotta, in agosto. Non mi pare dunque si possa parlare di una presenza invasiva. Sino a una sessantina di anni fa, le giostre trovavano spazio in pieno centro, in piazza Martiri della Libertà. Forse troppo vicine ai palazzi e un po’ d’impiccio al traffico. Si decise quindi di spostare la zona fieristica in via La Marmora, di fronte ai giardini Zumaglini. Qualche anno dopo però, si pensò a un ampliamento di Biella verso sud con la realizzazione, proprio in via La Marmora, di un grande centro direzionale.
l progetto iniziale subì molte variazioni, sino ad approdare alla decisione di dare vita non più ad un centro direzionale, ma ad un centro commerciale, realizzandovi accanto tre palazzi uguali, le tre torri. Ciò comportò il trasferimento dell’area fieristica nel grande piazzale retrostante lo stadio, ancora più decentrato rispetto al traffico nevralgico del polo urbano.
Ma dopo alcuni anni si stabilì che neppure quella sede potesse essere idonea poiché, per alcune settimane all’anno, disturbava il mercato. Si decise quindi di dare quale destinazione per luna park e circhi equestri l’area compresa tra il cimitero di Biella e le carceri, in tutta onestà una collocazione piuttosto mortificante, ai margini della città, ma si sa, i morti non protestano ed i detenuti hanno altro a cui pensare. Nei paraggi però vi è anche Città Studi, indubbiamente un polo culturale di primaria importanza per la provincia intera.
E puntuale è arrivato il lamento di alcuni studenti, privati a loro dire di parcheggi facili e di tranquillità nello studio. Colpa del luna park? O forse di una certa predisposizione al dormitorio che rende certi giovani già vecchi?
Giorgio Pezzana
Immagine di archivio
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook
Emme F.
8 Giugno 2023 at 18:28
Purtroppo Biella ha vissuto sul tessile, e faceva comodo che le persone andassero a letto presto, la collocazione della città non ha mai aiutato…Bisogna venirci di proposito, difficilmente ci si capita per caso! Un eccesso di provincialismo ha dato il colpo di grazia!Uscite in settimana, la sera, dopo le 23 difficilmente si vede qualcuno, a parte forze dell’ordine che inseguono con fari lampeggianti, il primo sventurato che beccano.Biella la si vuole un dormitorio, punto! I giovani oggi, nella maggioranza dei casi, sono il riflesso di eccessive proiezioni da parte di genitori scontenti del loro vissuto, e che vogliono esporre i figli come un successo personale, facendogli fare di tutto, sport, vacanze, uscite ecc. Ma evitando accuratamente di esporli al guadagnarsi da vivere anche con lavori ritenuti “non all’altezza”. Ci sono giovani che hanno già avuto di tutto, senza poterselo permettere, a fronte di sacrifici di genitori che non vogliono creare sensi d’inferiorità alla prole, ma che così facendo li proiettano verso aspettative elevate, che se da un lato non è un male…Dall’altra potrebbe creare gravi problemi esistenziali alla prima difficoltà. Alcuni giovani si sono lamentati del rumore? Forse sono quelli con un minimo di dedizione allo studio; Il divertimento servirebbe più a qualche genitore asfissiato da doppi lavori per far fronte al costo della vita sempre più elevato, a restrizioni, e obblighi, da un Europa unita, che tutto sembra, meno che democratica.