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Ecco perché hanno ragione gli agricoltori

Ciò che finisce sulle nostre tavole viene dalla terra e non dai laboratori

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Ecco perché hanno ragione gli agricoltori

Ecco perché hanno ragione gli agricoltori

BIELLA – Hanno ragione gli agricoltori. Ciò che finisce sulle nostre tavole viene dalla terra e non dai laboratori ove si gioca con l’intelligenza artificiale mettendo a rischio milioni di posti di lavoro e dove si pensa di inserire nei nostri cervelli dei microchip cosicchè sia possibile controllare il pensiero, dopo che stanno già controllando le nostre azioni. L’agricoltura e l’allevamento si praticano con sudore e fatica, arando e seminando, non costruendo in laboratorio bistecche di plastica e farine di insetti.

Dall’Europa politiche scriteriate

Da anni l’Unione europea ha adottato e sta adottando politiche agricole scriteriate, fortemente penalizzanti, soprattutto per i produttori italiani. Dalla follia delle quote latte al falso prosecco è stato tutto un percorso ad ostacoli che ha chiuso entrambi gli occhi sulle importazioni di prodotti più che scadenti provenienti dall’est europeo, dall’Asia e dal nord Africa per costringere i contadini italiani ad accettare compensi da fame per i loro prodotti.

Qualcuno un giorno mi raccontò del latte in polvere cecoslovacco importato in Italia, reidratato e venduto in confezioni con la bandierina tricolore come latte italiano. E che dire dei pomodori cinesi, degli ortaggi marocchini, del grano prodotto con l’uso di diserbanti vietatissimi in Italia da anni. E poi la grande distribuzione che impone prezzi decuplicati rispetto a quanto le merci vengono pagate ai produttori, i mediatori-parassiti che sfruttano il lavoro dei contadini così come gli agenti dei calciatori vivono sul talento dei loro assistiti.

Un progetto per domani

Hanno ragione gli agricoltori e finalmente si fanno sentire ed a qualcuno forse creano qualche allergia poiché, al di là degli aspetti economici, sono anche portatori di valori in disuso, quelli del lavoro, della famiglia, della natura, della fede, valori che il sistema materialistico e possibilmente ateo del mondo in provetta vorrebbe seppellire. Stiamo con gli agricoltori e facciamo si che “la campagna appena ieri” non sia solo un album di foto ingiallite, ma un progetto per domani.

Giorgio Pezzana

 

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