Pausa Caffè
Caro sindaco, adesso ci vuole coraggio
“Pausa Caffè”, la rubrica settimanale curata da Giorgio Pezzana
Non sono, non sono mai stato e non voglio essere un opinionista politico. Preferisco osservare, stando un po’ in disparte.
Ed osservando le risultanze delle consultazioni di Biella che portano Marzio Olivero alla carica di primo cittadino, non posso esimermi da alcune riflessioni forse non troppo politiche, ma proprio per questo un po’ più realistiche. Per la seconda volta in cinque anni gli elettori del capoluogo hanno espresso una scelta chiara anzi, ancor più chiara di quanto non lo fosse stata quella che consentì poi a Claudio Corradino di diventare sindaco nel quinquennio appena conclusosi.
L’espressione di voto, ancor più evidente se si getta uno sguardo agli esiti delle consultazioni in tutta la provincia, sottintende in modo più rumoroso di quanto non possa apparire, l’attesa di un cambiamento. Era già avvenuto cinque anni or sono, con l’avvicendamento tra la Giunta Cavicchioli targata Pd e quella di Corradino ad impronta leghista. Ma, di fatto, quella che avrebbe dovuto essere una svolta, si rivelò via via una sorta di adeguamento al preesistente che finì con il dare continuità a quanto l’amministrazione di centro-sinistra aveva attuato ed in parte avviato.
Qualcuno potrebbe obiettare che dunque l’amministrazione Cavicchioli non era poi stata così male se anche il centro-destra di Corradino ne ha seguito supinamente le tracce. In realtà, Corradino e la sua truppa non avrebbero voluto dare vita ad una sorta di Cavicchioli bis, ma non hanno saputo trovare la forza per compiere scelte più coraggiose capaci di differenziare un’amministrazione di centro-sinistra da una di centro-destra, come la maggioranza degli elettori aveva richiesto con il voto.
Ora, questo coraggio, lo dovrà trovare Marzio Olivero che non rappresenta una Lega un po’ confusa come quella di questi tempi, ma è un esponente del partito della premier Giorgia Meloni, che alle ultime consultazioni ha raccolto conferme importanti. E’ il sindaco di un partito che a Biella ha raccolto più del 33 per cento dei consensi e, in ambito provinciale, addirittura oltre il 37 per cento. Con questi numeri, che la dicono lunga sulle aspettative degli elettori più di qualunque congettura pre e post-elettorale, il nuovo sindaco deve sentire il dovere di avviare un nuovo corso che sappia dare nuovi slanci e nuove motivazioni ad un capoluogo dormiente e spesso lasciato nelle mani di chi, per troppi anni, ha agito all’ombra dell’egemonia di un potere che non c’è più.
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Sonia ganz
13 Giugno 2024 at 18:57
ehh coraggio ne hanno da vendere, avete visto la nuova piazza davanti a jeantet ???? l’ hanno fatta proprio a livello dei portici, cosi’ ad ogni acquazzone si allagano, e sotto li’, non piu’ riparate dal marciapiede ci sono le griglie della centrale termica….proopriooo braviiiiiii
Ardmando
14 Giugno 2024 at 8:11
Tu sicuramente avresti saputo fare di meglio vero? Mostraci per cortesia i tuoi progetti di architettura, dato che sicuramente sarai un architetto per poter esprimere un giudizio così feroce.