Biella
Basta diligenze, vogliamo dei treni!
Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana
“In tutto il Nord Italia, Biella è il capoluogo più svantaggiato”. Ciò è quanto ha affermato qualcuno nei giorni scorsi allorquando la polemica sui collegamenti ferroviari tra Biella e Milano è nuovamente divampata, in seguito a ripetuti disservizi e ritardi che, come di consueto, hanno provocato gravi disagi ai pendolari. E’ una dichiarazione che mi ha fatto riflettere e che, probabilmente, non si discosta troppo dal vero.
In realtà, Biella non doveva neppure essere capoluogo, almeno secondo Antonio Del Pennino, ex vicesindaco di Milano, oggi senatore della Repubblica ultraottuagenario, repubblicano finchè il partito repubblicano ebbe vita, il quale, nella prima metà degli anni ’90 del secolo scorso, allorquando si era ormai prossimi alla costituzione di alcune nuove province in Italia, tra le quali Biella, si oppose ferocemente facendo vacillare il decreto costitutivo che, fortunatamente, alla fine di quell’acceso dibattito, venne promulgato. Non lo possiamo certo ricordare come un amico di Biella.
Ma, su di un fronte diverso e solo pochi anni prima, non possiamo neppure dimenticare che tanti imprenditori tessili biellesi, esortati in qualche modo a pubblicizzare a largo raggio i loro prodotti, erano soliti ripetere “a che serve? Intanto da tutt’Italia e non solo, sono gli altri che vengono a cercarci”. Una visione non proprio illuminata per altro riscontrabile anche in alcune nostre vallate ove visitatori e turisti venivano guardati come “furest”, cioè forestieri, quindi da guardare con diffidenza.
Ora, da alcuni anni, in svariati ambiti, c’è chi vorrebbe un’inversione di tendenza e, in realtà, qualche segnale in tal senso si rileva, soprattutto sul fronte turistico. Ma sono piccoli passi, flebili segnali e bene ha fatto il maestro Pistoletto a fare sentire la propria voce sulla drammatica situazione dei trasporti ferroviari verso Milano e, vivaddio, anche verso Torino, magari smilanesiggiandoci un poco. Rivitalizzare il Biellese disponendo di buoni trasporti ferroviari (non si pretende il Freccia Rossa, ci basterebbe abbandonare la diligenza) significa forse incoraggiare chi il Biellese lo apprezza e nel Biellese potrebbe decidere di spostare la propria residenza o la propria sede lavorativa.
Ma occorrono i presupposti ed il primo è rappresentato sicuramente da un buon sistema di trasporti. Forse oggi le utenze sono scarse, ma è scarsa anche la qualità del nostro sistema ferroviario. Varrebbe la pena di provare a renderlo più agevole ed interessante. Diversamente continueremo a chiederci come potrebbe essere se… senza riuscire a darci una risposta.
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