Biella
Lei non sa chi sono io: Virginio Luisetti
La rubrica con cui Edoardo Tagliani racconta i titolari della vie
Il suo nome sonnecchia su di una via secondaria a metà tra il Villaggio e il Vernato. Strano a dirsi, fu il primo e l’ultimo sindaco di Biella. Meglio: l’ultimo e il primo.
Virgilio Luisetti, classe 1889, figlio della Bursh (Campiglia Cervo), ebbe sempre un debole per la carta stampata. Imparò l’arte tipografica sin da adolescente e nello stesso periodo (correva il 1905) entrò nel Partito Socialista. Una carriera fulminea, la sua. Dal “Corriere Biellese” dell’aprile 1948: «Il partito si servì in seguito di lui come propagandista, organizzatore, giornalista, amministratore pubblico. Fu, volta a volta, segretario della Camera del Lavoro di Biella, vice segretario generale della Federazione Italiana Edilizia, direttore del “Corriere Biellese”. Durante il periodo della lotta antifascista ebbe l’incarico di provvedere alla compilazione della stampa clandestina socialista in Piemonte, mentre in qualità di vice segretario della Federazione Regionale curava l’organizzazione del partito (…) Eletto Consigliere Comunale a Biella nel 1914 e contemporaneamente Consigliere Provinciale per il mandamento di Cavaglià-Salussola, risultando il più giovane consigliere provinciale d’Italia. Le elezioni del 1920 lo confermano (…) Sindaco di Biella, carica che detiene fino all’avvento del fascismo, cedendo il posto soltanto di fronte alla violenza brutale degli squadristi”.
Ecco perché fu “l’ultimo” sindaco di Biella. Prima dell’era del Duce, durante la quale si dedica quasi completamente alle sue macchine da stampa. Quasi: continua a organizzare riunioni di partito clandestine e a tenere i contatti coi partigiani della zona. Fu lui a costituire il primo Comitato di Liberazione cittadino. Tallonato dalle autorità dell’epoca, sfugge sino alla Liberazione, che festeggia da protagonista a Torino nel famoso aprile del 1945.
Nell’Italia finalmente senza dittatori, dirige la redazione piemontese dell’Avanti!, posto che abbandona il 31 marzo del 1946, quando viene eletto… primo sindaco di Biella liberata.
L’ultimo e il primo, appunto.
Sarà poi eletto anche Senatore e resterà membro di Palazzo Madama sino alla sua morte, sopraggiunta in quel di Biella, addì 30 gennaio dell’Anno Domini 1952.
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