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Voce agli studenti: occupazione al Liceo Einstein di Torino contro riforme e molestie

Proteste per una scuola più formativa, contro il nuovo sistema di voti in condotta e per un’educazione sessuale seria e continua

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Voce agli studenti: occupazione al Liceo Einstein di Torino contro riforme e molestie

Il Liceo Einstein di Torino è al centro di una vibrante protesta studentesca che ha portato a un’occupazione di 100 studenti. In seguito a giorni di autogestione, una delegazione studentesca si è riunita questa mattina nel cortile dell’istituto, barricando il cancello d’ingresso con banchi e sedie. La motivazione dietro questa occupazione è triplice, affrontando le riforme proposte da Valditara, il nuovo sistema di voti in condotta e la richiesta di un’educazione sessuale più approfondita.

Contro la Riforma Valditara

Uno degli elementi centrali della protesta è la contestazione della Riforma Valditara. Gli studenti, come dichiarato da Nicola Gastini, vogliono una scuola che sia davvero formativa e non ridotta a uno stage non retribuito in azienda. La proposta di un percorso “ordinario” di 4 anni, seguito da 2 anni di avviamento in aziende aderenti alla rete scolastica, ha suscitato preoccupazioni e opposizioni tra gli studenti. La decisione del preside di condurre lezioni in Dad durante l’occupazione è stata interpretata come un tentativo di evitare il dialogo con gli studenti.

Il Sei in condotta: critiche al governo e timori per la libertà di espressione

La protesta si estende anche alla riforma del voto in condotta, considerata troppo generica e potenzialmente uno strumento per reprimere il dissenso studentesco. Gli studenti temono che questa riforma possa essere utilizzata per punire coloro che praticano forme di protesta, come le occupazioni, o persino il volantinaggio non autorizzato. Secondo Nicola Gastini, il governo sta cercando di reprimere ogni forma di dissenso, minando la libertà di espressione degli studenti.

Molestie e educazione sessuale: una richiesta di cambiamento culturale

Un’altra ragione chiave della protesta è la richiesta di un’educazione sessuale più seria e continua nelle scuole. Gli studenti vogliono affrontare il problema delle molestie e delle disuguaglianze di genere in modo più approfondito, superando i corsi occasionali organizzati in risposta a eventi tragici. L’occupazione si fa portavoce di una necessità di maggiore sensibilizzazione sul consenso e di una comprensione più approfondita del sistema patriarcale.

Prospettive future

L’occupazione del Liceo Einstein dovrebbe continuare almeno fino a domani, con alcuni studenti che prevedono di dormire nelle aule per sostenere la loro causa. La situazione rimane tesa mentre gli studenti lottano per difendere il diritto a un’istruzione più completa e inclusiva, affrontando le sfide della riforma Valditara, del nuovo sistema di voti in condotta e della necessità di un cambiamento culturale riguardo all’educazione sessuale nelle scuole.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    29 Gennaio 2024 at 15:12

    Al solito è la maramaglia di sinistra che organizza queste cose. Ideologie sinistre che come un virus si insinuano nella mente dei giovani e appestano le nostre facoltà. Per il loro presunto “diritto” all’istruzione, ledono il diritto all’istruzione di quelli ai quali non frega nulla delle loro proteste. Chissà come mai quando al governo c’era la sinistra erano tutti buoni e tranquilli.

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