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Eventi & Cultura

Una lunga storia… The Whispers

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Il gruppo ‘The Whispers’ nasce molti anni fa, sull’onda dell’allora ‘musica beat’ che negli anni ’60/’70 aveva folgorato il mondo degli adolescenti diventando denominatore comune a tutta una serie di cambiamenti socio-economici epocali. La band divenne molto conosciuta in zona, ed era così composta: Adriano Ranghino (voce e basso), Graziano Giolo (batteria), Luigi Tallia (tastiere), Bruno Colombara (chitarra e voce), Aldo Clerico (chitarra) e Marinetta Maceraudi (voce).

Il gruppo ‘The Whispers’ nasce molti anni fa, sull’onda dell’allora ‘musica beat’ che negli anni ’60/’70 aveva folgorato il mondo degli adolescenti diventando denominatore comune a tutta una serie di cambiamenti socio-economici epocali. La band divenne molto conosciuta in zona, ed era così composta: Adriano Ranghino (voce e basso), Graziano Giolo (batteria), Luigi Tallia (tastiere), Bruno Colombara (chitarra e voce), Aldo Clerico (chitarra) e Marinetta Maceraudi (voce).

Come spesso capita, tuttavia, i componenti del gruppo hanno poi preso strade diverse. Adriano Ranghino suonò per diverso tempo con i ‘Cardinali’ di Bonaretti, un nome talmente noto a quei tempi, che si esibiva live come minimo 3 volte a settimana.

Dopo un lungo periodo di inattività, una decina di anni fa, i Whispers si riunirono per una cena, constatando quanto la voglia di suonare fosse ancora e sempre viva. Decisero quindi di tornare a provare assieme, “Inizialmente solo per una passione personale, per noi stessi, per divertimento”, ci racconta Adriano Ranghino. Nel corso degli anni la formazione della band è cambiata, e due elementi sono stati sostituiti dagli attuali Simone Di Pasquale (chitarra e seconde voci) e Rodolfo Malinverni (chitarra, tastiera, voce). Intanto il desiderio di tornare ad esibirsi cresceva. “Se ti tieni tutto dentro, il tuo confronto resta solo con te stesso e perde di obbiettività. Come continuare a guardarsi allo specchio finendo per vedersi belli anche quando non è così!” scherza Ranghino, che poi prosegue serio: “Se si vuole capire il proprio livello, e se si desidera migliorare, è inevitabile cercare il contatto con la gente… l’esperienza di un solo concerto in pubblico vale più che provare in sala per dieci volte. Il contatto con il pubblico crea adrenalina, ed è quella che porta ad innalzare il proprio livello di espressività”.

La band suona cover di quei grandi successi rock riconosciuti da ogni generazione: Beatles, Rolling Stones, Beach Boys, Creedence, ma anche i brani di autori italiani come Battisti e gli ‘Alunni del sole’ (band meno nota ma da ascoltare). Ci spiega Ranghino: “La scelta del repertorio è fondamentale per una band. Noi ci siamo indirizzati su un insieme di classici successi del rock, talmente famosi da consentire di essere subito individuati da chiunque. Questo perché se il pubblico conosce le canzoni e i testi, e li canta con te, avviene uno scambio, si viene a creare un’energia interattiva, che è quella che cerchiamo”.

Simone e Rodolfo hanno un progetto parallelo, suonano e cantano in acustico con il nome di ‘Duo Guitar’. Anche Adriano ha un progetto parallelo insieme a Rodolfo e ad altri due musicisti che, come Rodolfo, vivono a Biella ma sono di origine argentina: si chiamano ‘Americanto’ e fanno una caratteristica musica tradizionale con strumenti tipici argentini.

Il prossimo appuntamento per ballare e cantare con ‘The Whispers’ e ‘Americanto’ sarà al Ricetto di Candelo nell’ambito della manifestazione ‘Vinincontro’ nei giorni 13 e 14 settembre.

Maria Carola Saccoletto

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