Eventi & CulturaValle Cervo
Tutti pazzi per il Piedicavallo Festival: oltre 2mila passaggi – FOTO
Le immagini dell’evento che nel mese di agosto ha animato l’Alta Valle Cervo
Si è chiusa la trentacinquesima edizione di Piedicavallo Festival, intesa come la rassegna che abita la Valle Cervo, trentacinque anni della sezione Sarv, la rassegna diffusa di musica classica e da camera (2-16 agosto), quattro della sezione sperimentale, sonora e performativa, Lüria (22-24 agosto). Gli organizzatori hanno voluto ringraziare pubblicamente gli abitanti e il territorio di Piedicavallo e di tutta l’Alta Valle Cervo.
Fotografie di Stefano Mattea, Andrea Terlizzi e Geremia Zanolini
Piedicavallo Festival: oltre 2mila passaggi
“Il pubblico, numeroso (oltre 2.000 passaggi), trasversale e intergenerazionale – spiegano gli organizzatori -, ha attraversato il mese di agosto, con curiosità e fidelizzazione, scegliendo Piedicavallo come destinazione per una gita o una vacanza, scegliendo PF25 come Festival dove convivere”.
Piedicavallo si è nuovamente rivelata una meta ideale per chi cercava natura incontaminata, un legame con le tradizioni montane e una proposta artistica e culturale ricca e di profonda ricerca che ha contato 58 momenti tra concerti, spettacoli, performance e laboratori per 83 artiste e artisti. Il paese è stato palcoscenico, luogo di danze collettive e condivise, spazio performativo, punto di partenza per numerose e partecipate passeggiate ed escursioni. Il tutto coordinato da un’organizzazione giovane composta da una collettività di 102 addette e addetti ai lavori.
“Momento prezioso di sperimentazioni inedite”
“Piedicavallo Festival 2025 è stato un prezioso momento di sperimentazioni inedite. La crescita professionale e spirituale di Sotterranea, e il conseguente consolidamento dei gruppi di lavoro e di ricerca – spiega il team che ha curato il festival -, ha permesso di delineare una visione collettiva di realtà che trova forma nel lavoro a Piedicavallo. La sezione di musica classica SARV si è estesa su due settimane, in un lento congiungersi di prospettive personali e relazioni territoriali: pacato posarsi di sguardi volti al lungo termine; LÜRIA è poi comparsa: spirito alluvionale portatore di fertilità, che in tre giorni riesce a scuotere le incertezze e far sorgere nuovi rischi, tra laboratori di danza e ascolto e performance diffuse tra gli inerpicati vicoli del paese. Abbiamo portato concerti in luoghi prima inesplorati; coinvolto le persone del posto per raccontare al pubblico le storie e le leggende del territorio; creato un ponte tra le artiste e il paese, capace di muovere processi artistici di appartenenza. Questa edizione conferma una dimensione del progetto intima e capace di innescare un contatto sincero sia all’interno del pubblico, che con la comunità locale. La trasformazione che scorgiamo all’orizzonte sarà portatrice di cambiamenti, emozioni e nuove idee, ma schierata verso una conservazione delle forze ed energie attuali, lottando contro ogni crescita esponenziale, che rischierebbe di snaturare ciò che negli anni si è coltivato con grande impegno. Tutto ciò è possibile grazie alle persone che fanno parte e hanno contribuito alla formazione di questa collettività sotterranea – persone impegnate e serie, che nel gioco e nel fermento delle intuizioni riescono a realizzare qualcosa capace di entrare in profondità nelle vite di chi vi partecipa.”
Commellato: “Sarv ha fatto convivere tradizioni diversissime e lontane”
“Sarv 2025 dedicato alle musiche classiche, ha fatto convivere quest’anno tradizioni diversissime e lontane fra loro come l’antico gregoriano, la Vienna di Mozart e Haydn, la Parigi di Proust e dell’avanguardia, Brahms il progressivo, il cabaret espressionista, Turandot rivissuta in chiave jazz e molto altro – spiega Alessandro Commellato, direttore artistico Sarv -. Quest’apertura all’antico, al nuovo, al diverso, all’inesplorato è la cifra simbolica del nostro festival, della nostra montagna, della cultura autentica che richiama ascoltatori e ascoltatrici senza pregiudizi, curiosi ed entusiaste, sempre.”
Gambo: “È come convivere in un grande condominio a cielo aperto”
“Passare tre giorni di festival immersi nel verde e tra le pietre di Piedicavallo – commenta invece Alessandro Gambo, direttore artistico Lüria – è come convivere in un grande condominio a cielo aperto, tra vicoli e anfratti, prato, tempio e teatro, il fiume. Ci sono i vicini rumorosi, quelli timidi e curiosi, quelle che sono lì da un vita, quelli che passeranno lì una vita, quelle con una grande collezione di dischi e libri e quelli che cucinano tutto il giorno. Quante vite, quante storie convivono, quanti suoni e profumi in così poco tempo. Il festival è finito, il condominio sta chiudendo i battenti, serra le porte, ritira i panni sporchi. Stanche e felici. Mettiamo tutto a posto, le idee, le energie, è solo un arrivederci.”
Piedicavallo Festival è un progetto a cura di Sotterranea APS e realizzato da Sotterranea APS e Comune di Piedicavallo, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Unione Montana Valle del Cervo. L’evento è patrocinato da Città di Biella e Confartigianato Biella e realizzato in collaborazione con Città Studi Biella, GAL Montagne Biellesi, Oasi Zegna e CAI Sezione di Biella.
Tra i partner ci sono anche: Società Operaia di Piedicavallo, ANA Gruppo di Piedicavallo, Pro Loco di Piedicavallo, Chiesa di Piedicavallo e Montesinaro, Chiesa Evangelica Valdese di Biella, Consorzio Forestale di Piedicavallo, Circolo di Montesinaro, Torino Jazz Festival Piemonte, Tum.
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Bruno
27 Agosto 2025 at 20:24
benissimo sono contento per Piedicavallo che è meglio di rosazza complimenti