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Sardi e biellesi a Oropa per un pomeriggio particolare

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Mercoledì le “Donne del filet” di Su Nuraghe hanno vissuto un pomeriggio molto particolare: il loro secondo incontro con le Figlie di Maria di Oropa; hanno così avuto il privilegio di poter vedere da vicino alcuni bellissimi “pezzi” del ricco corredo di tovaglie e camici del Santuario.

Mercoledì le “Donne del filet” di Su Nuraghe hanno vissuto un pomeriggio molto particolare: il loro secondo incontro con le Figlie di Maria di Oropa; hanno così avuto il privilegio di poter vedere da vicino alcuni bellissimi “pezzi” del ricco corredo di tovaglie e camici del Santuario.

Il presidente del Circolo, Battista Saiu, ha accompagnato un gruppo di 13 donne (Laura, Grazia, Luisa, Orietta, Paola, Nuccia, Loredana, Betty, Francesca, Giuliana, Renata, Mariolina, Giancarla) all’incontro, organizzato con il permesso del rettore, il canonico don Michele Berchi.

La superiora, suor Maria Antonietta e suor Caterina hanno accolto le visitatrici con molta cordialità ed hanno aperto il grande armadio, dal quale hanno estratto preziose tovaglie ornate di pizzi di ogni tipo: ad ago, tombolo, intaglio, ricamo e applicazione su tulle… naturalmente l’interesse maggiore è stato per i preziosi filet, che sono stati ammirati, studiati, fotografati: una vera festa per gli occhi di chi ama lavorare con le antiche tecniche. Sono state lanciate diverse idee: si è parlato di riprodurre o di reinterpretare alcuni motivi, di confezionare una tovaglia per il Santuario, utilizzando i vecchi telai da filet.

Al primo incontro con le Figlie di Maria, l’anno scorso, era presente anche “zia Vittorina Pinna”, mamma di Battista e Grazia Saiu, che purtroppo ha lasciato questo mondo. Una settimana prima di morire aveva espresso il desiderio di condividere con le donne del filet, di cui faceva parte, un vassoio di dolcetti  che aveva portato appositamente dalla Sardegna e che aveva messo in freezer. I figli hanno portato questo vassoio e, tutti insieme, con le Figlie di Maria, seduti intorno allo stesso grande tavolo, hanno condiviso questo dono. Così l’incontro ha lasciato spazio ai ricordi e ai racconti: suor Maria Antonietta ha ricordato un viaggio in Sardegna che avevano fatto, accompagnate dall’allora rettore Saino; ha parlato delle Figlie di Maria, ormai defunte, che lavoravano a filet, ha illustrato il grande lavoro che devono fare per conservare e riparare lo straordinario corredo. Così il tempo è volato, ma si parla già di un’altra visita ad Oropa.

Agostina Becchia

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