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Jacopo Mazza, un grande del jazz

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Inizia a suonare a 9 anni, ma è al liceo che comincerà ad approfondire la passione per la musica e a provare l’ebbrezza del palcoscenico, scoprendo che quella sarebbe stata la sua strada. A 18 anni si avvicina a quello che sarà il cuore della sua musica: grazie al suo mentore, Massimo Colombo, incontra il jazz.

Jacopo Mazza è uno di quei giovani e brillanti musicisti che il territorio dovrebbe curare e vantare in quanto risorsa culturale importante. Classe 1987, ma già tanti anni e chilometri di esperienza musicale sotto le dita. Nato a Biella, è cresciuto a Crevacuore, respirando arte in una famiglia che certamente ha contribuito a nutrire la sua sensibilità musicale.

Inizia a suonare a 9 anni, ma è al liceo che comincerà ad approfondire la passione per la musica e a provare l’ebbrezza del palcoscenico, scoprendo che quella sarebbe stata la sua strada. A 18 anni si avvicina a quello che sarà il cuore della sua musica: grazie al suo mentore, Massimo Colombo, incontra il jazz.

Tanti anni di studio: 7 anni di pianoforte classico conseguiti da privatista al Conservatorio G. Cantelli di Novara sotto la guida del M° Gigliola Granziera; biennio specialistico in pianoforte jazz al conservatorio ‘G. Verdi’ di Milano; studi specialistici con alcuni dei più grandi pianisti jazz italiani e internazionali, tra cui Massimo Colombo presso il ‘CPM’ di Milano, Andrea Pozza, Greg Burk e Antonio Faraò; laureato in Scienze Politiche con una tesi che tratta la musica jazz in ambito antropologico.

Ci racconta così le sue esperienze formative: “Amo studiare, per me la ricerca musicale è fondamentale. E questo va di pari passo con il desiderio di creare. La creatività e lo studio si autoalimentano. Essere pianista per me è un po’ come dipingere per un pittore, per cui la cosa più bella è dar vita a opere nuove, personali, che rimarranno nel tempo”.

Si esibisce in diversi festival jazz e partecipa a svariati seminari tra cui quelli di Orsara di Puglia dove viene premiato e messo in programmazione nel rinomato locale “Cantina Bentivoglio” di Bologna per una settimana. Si esibisce in Trio insieme a Marco Rottoli (contrabbasso) e Matteo Rebulla (batteria), con i quali crea ed esegue sia brani originali che standard jazz. La stessa formazione lavora anche come quintetto con l’aggiunta di due elementi: Rudi Manzoli (sassofono tenore) e Marco Giongrandi (chitarra). Il Quintetto è stato il primo progetto jazz a essere ospite nella rassegna concertistica del Conservatorio di Milano nel Marzo 2014.

Altro progetto parallelo è un duo insieme a Marco Rottoli, in cui si esprime suonando il piano elettrico e il Moog. Interamente al duo, è stata di recente dedicata una puntata di “RadioStatale”. Suona inoltre insieme al chitarrista jazz contemporaneo Riccardo Lovatto nel suo ‘Wolf-Gang 4tet’, un progetto particolarissimo basato sull’estetica degli ideogrammi giapponesi. Proprio in Giappone il quartetto si è esibito in palchi tra i più importanti del Paese quali l’Auditorium “Agnelli” di Tokyo ed il “Blue Note” di Kyoto.

Come compositore ed esecutore nel 2013 ha realizzato “Grimilde”, il suo primo disco, in cui suona i propri brani insieme a Stefano Solani, Gaetano Fasano e Antonio Marangolo.

Jacopo è anche insegnante di musica, sia qui nel Biellese (presso “La Fonderia Musicale“’” di Vigliano) che fuori, nel Centro Studi Musicali Ponte Tresa in Svizzera nel Canton Ticino.

Sta lavorando attualmente al suo prossimo lavoro per trio più ottetto di fiati ed è prossimo all’uscita il disco registrato in giugno con il Wolf Ganf 4et.

Seguire le news e ascoltare qualche brano è molto semplice: visitate la pagina facebook JacopoMazzaTrio.

Maria Carola Saccoletto

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