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Biella, Medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza

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Armando Izzo: «Il conferimento della massima ricompensa al V.M. rappresenta sì il riconoscimento del Popolo Italiano dei meriti acquisiti da tutto il Biellese nella lotta al nazifascismo, ma deve rappresentare anzitutto l’impegno per le future generazioni ad essere sempre più intransigenti nella lotta per la difesa della libertà e della democrazia, specialmente da parte dei giovani ai quali diciamo col partigiano poeta biellese: Non darti vinto, ragazzo, cerca / le orme che lasciammo sui sentieri / che portano a sorgive di fede, / senza odio o livore, dove libertà / e giustizia conservano intatto lo splendore del mattino. / E qui ci ritroverai»

Il 31 marzo 1980, con decreto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, Biella è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo offerto dalla popolazione alla lotta di Liberazione.

La richiesta di conferimento alla città della prestigiosa onorificenza era stata avanzata ai competenti organi ministeriali quasi dieci anni prima dalla Giunta Comunale di Biella (delibera n. 1728 del 22 dicembre 1970); alla proposta degli amministratori cittadini si erano associati nel 1972 tutti i paesi del circondario, riuniti nel Consorzio dei Comuni della zona biellese.

Riportiamo di seguito le valutazioni finali espresse dal Commissario avv. Armando Izzo in chiusura della relazione presentata alla Commissione di 2° grado per le ricompense al V.M. ai partigiani (Ministero della Difesa): «[…] si è cercato di sottoporre a questa Commissione una breve sintesi del contributo offerto dalle popolazioni di tutto il Biellese nella lotta al nazifascismo cercando di coglierne anzitutto gli aspetti particolari ed eccezionali che difficilmente trovano riscontro in altre zone d’Italia. Certamente anche la posizione e la configurazione geografica della zona, nonché le condizioni socio-economiche, hanno contribuito a far sì che la Resistenza Biellese assumesse toni inusitati; ma ciò accresce ancora di più i meriti della popolazione, delle sue rappresentanze, delle sue formazioni armate, che nulla tralasciando hanno dato fondo a tutte le proprie capacità ed a tutte le proprie energie nella lotta al nazifascismo e ciò nel solco delle secolari tradizioni di quella terra. Conseguentemente propongo che venga conferita la Medaglia d’Oro al V.M. alla città di Biella ed a tutto il suo Circondario [.] Il conferimento della massima ricompensa al V.M. rappresenta sì il riconoscimento del Popolo Italiano dei meriti acquisiti da tutto il Biellese nella lotta al nazifascismo, ma deve rappresentare anzitutto l’impegno per le future generazioni ad essere sempre più intransigenti nella lotta per la difesa della libertà e della democrazia, specialmente da parte dei giovani ai quali diciamo col partigiano poeta biellese: Non darti vinto, ragazzo, cerca / le orme che lasciammo sui sentieri / che portano a sorgive di fede, / senza odio o livore, dove libertà / e giustizia conservano intatto lo splendore del mattino. / E qui ci ritroverai».

(La relazione è riportata per intero sul testo “La Resistenza biellese: storia, documenti, immagini”, a cura dell’Istituto per la Storia della Resistenza in Provincia di Vercelli, Borgosesia 1981).

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