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“Attenti a quei due”, stasera si parla d’arte con De Molfetta e Veneziano

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Lunedì sera alle 21 nella sede di Noi Biellesi in via Costa di Riva, 11 appuntamento con “Attenti a quei due”, una chiacchierata sull’arte contemporanea con Francesco De Molfetta e Giuseppe Veneziano. Modererà l’incontro il padrone di casa, Omar Ronda.

Stasera alle 21 nella sede di Noi Biellesi in via Costa di Riva, 11 appuntamento con “Attenti a quei due”, una chiacchierata sull’arte contemporanea con Francesco De Molfetta e Giuseppe Veneziano. Modererà l’incontro il padrone di casa, Omar Ronda.

De Molfetta è un artista milanese che da diversi anni, sta portando avanti un progetto di lavoro molto interessante. Ricrea delle situazioni spesso legate a luoghi comuni o a modi di dire: il particolare accattivante è che sono sculture in miniatura, invisibili al primo impatto. Questo giovane ha proposto all’ultima fiera d’arte MiArt di Milano “Vietato ai Minori di 18”: una serie di sculture in miniatura che hanno come tema alcuni luoghi comuni legati alla pornografia. Il contenuto, all’apparenza volgare, lasciava trasparire un sottile senso di ironia, legato a situazioni comuni che ci riportano alla mente immagini legate al sesso. Ad esempio: un piatto di spaghetti al pomodoro con sopra tre minuscole donne nude, dal titolo “spaghetti alla puttanesca”.

Un critico ha chiamato le sue opere “aforismi figurali”, in quanto rappresentano spesso scene insolite legate a modi di dire e ad aforismi, con una chiave di lettura diversa, legata sia al senso puramente letterale che ad un senso più profondo, che costringe la mente dello spettatore ad andare oltre, ad abbandonare ogni stabile certezza.

L’elemento fondamentale di tutta la produzione di De Molfetta è l’ironia, lo humour, la teatralità delle scene così surreali e al contempo così reali, perché legate con un nesso chiaro e logico alla nostra società super consumistica.

L’artista gioca la carta della provocazione, che è stata una mano vincente per la maggior parte degli artisti contemporanei del secolo scorso, a partire dal grande Duchamp. Il risultato di tutto ciò è una grande comicità, gestita sapientemente, che induce verso una risata compiaciuta, consapevole dell’amaro dramma che porta in sé.
Piero Manzoni  nel 1961 presenta per la prima volta al pubblico le celebri 90 scatolette di “Merda d’Artista” (contenuto netto gr. 30, conservata al naturale, prodotta ed inscatolata nel maggio 1961), vendute a peso al prezzo corrente dell’oro.

Tale opera, che ancora oggi suscita grande scalpore, è stata ripresa nel 2008 da  Francesco De Molfetta, che ancora una volta ha avuto il coraggio e la forza per smitizzare qualcosa già creato da altri, dimostrando la sua grande capacità artistico- mediatico-culturale.
Giuseppe Veneziano è uno dei principali esponenti della New Pop italiana e del gruppo Italian Newborn.
Nato nel 1971 a Mazzarino, vive da quando è maggiorenne a Riesi, sempre in provincia di Caltanissetta. Nel 1996 si è laureato in architettura all’Università di Palermo. L’anno seguente si trasferisce a Bologna per lavoro e parallelamente inizia a realizzare dei fumetti. Dal 2000 al 2002 è docente di storia dell’arte e direttore didattico dell’Accademia di Belle Arti di Riesi. Nel 2002 si sposta a Milano per fare il pittore.

Dal 2004 (In-Visi) inizia ad esporre in ambito nazionale. I suoi ritratti provocatori (i primi sono quelli di Maurizio Cattelan e Osama Bin Laden) iniziano a dargli una discreta fama. Nel 2007 viene premiato alla VI Biennale di San Pietroburgo, mentre l’anno dopo è uno dei 20 artisti che rappresentano l’Italia alla mostra Artâthlos, allestita a Atene nell’ambito delle Olimpiadi 2004. Nel 2009 partecipa alla Biennale di Praga. Nel 2009 un’altro quadro dell’artista siciliano dal titolo “Novecento” cattura l’interesse del pubblico e dei media. L’opera è una riflessione sul rapporto tra sesso e potere. Vengono rappresentati alcuni protagonisti della storia politica del novecento (Hitler, Stalin, Mussolini, Berlusconi) che si accoppiano con eroine dei fumetti e porno star. L’opera è stata battezzata dalla stampa: “L’orgia del Cavaliere”. Nell’enorme quadro, in primo piano, si vede Berlusconi a letto con Cicciolina. Il quadro è stato esposto due mesi prima che scoppiassero gli scandali dei festini nelle residenze di Silvio Berlusconi. L’opera è stata pubblicata anche in copertina del libro di Paolo Guzzanti: “Mignottocrazia”.

Nel 2011 espone alla Biennale di Venezia l’opera Solitamente vesto Prada. Nel 2012 partecipa alla Biennale Italia-Cina.

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