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Abiti griffati Fila nell’ultimo film di Claudio Bisio

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Veste Fila uno dei protagonisti del nuovo film di Paolo Genovese “Ma che bella sorpresa”, nelle sale dall’11 marzo. Protagonisti grandi nomi come Claudio Bisio, Ornella Vanoni, Renato Pozzetto e Frank Matano.

Veste Fila uno dei protagonisti del nuovo film di Paolo Genovese “Ma che bella sorpresa”, nelle sale dall’11 marzo. Protagonisti grandi nomi come Claudio Bisio, Ornella Vanoni, Renato Pozzetto e Frank Matano.

Matano, che nel film veste i panni di un insegnante di ginnastica, come costume di scena indossa la collezione vintage dello storico marchio biellese. I capi Fila utilizzati sono l’esatta replica di quelli che la leggenda del tennis Bjorn Borg ha portato sul campo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ‘80, contribuendo al grande successo del marchio nel mondo dello sport. Ripresi nella collezione indossata da Matano i tessuti, i colori, le cuciture e le forme originali, oltre che il logo tradizionale Fila che per l’occasione torna ai colori blu, rosso e bianco.

La vicenda inscenata da Genovese è un’originale commedia: racconta la storia di Guido (Carlo Bisio), romantico professore di letteratura, che dalla rottura con la fidanzata esce col cuore spezzato. Paolo (Frank Matano), suo ex studente e ora professore di ginnastica e suo migliore amico, le prova tutte per tirarlo su di morale, incluso chiamare in soccorso i genitori (Ornella Vanoni e Renato Pozzetto). La situazione sembra ristabilirsi quando Guido-Bisio incontra Silvia: bellissima, simpatica, appassionata di sport, sembra la donna perfetta. Ma la donna perfetta esiste davvero? Lasciamo in sospeso la domanda per tutti coloro che vorranno andare a godersi il film al cinema, in programmazione proprio in questi giorni all’Impero di via Gramsci.

La Fila, che ha preso parte alla realizzazione dell’opera di Genovese, non è nuova alle collaborazioni cinematografiche: in passato capi sportivi firmati sono stati portati sul grande schermo da star di fama internazionale. Li indossava Robert De Niro in “The Family”, tradotto in Italia “Cose nostre – Malavita” (2013); Sabrina Ferilli nell’opera di Paolo Virzì “Caterina va in città” (2003); uno dei piccoli bambini prodigio de “I Tenenbaum” (2001), con Ben Stiller, Gwyneth Paltrow e Gene Hackman; il piccolo Gary Coleman nella sit comedy degli anni ‘80 “Il mio amico Arnold”; la protagonista di “Will & Grace” quando giocava a tennis; Lee Majors alias Steve Austen nella serie “L’uomo da sei milioni di dollari”; la bella Edwige Fenech ne “Il vizio di famiglia” (1975); Lino Banfi ne “La liceale nella classe dei ripetenti” (1978).

La storia del marchio che ebbe i natali nel 1911 a Coggiola si è intrecciata nel tempo col mondo dello sport, del cinema e della cultura. Oggi il pubblico può esplorarla su prenotazione nel museo di Via dei Seminari 4/A, vicino al Duomo, dove il brand e l’azienda vengono raccontati dalla nascita ad oggi.

Gaia Quaglio

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