Economia
Maltempo, danni gravissimi per l’agricoltura vercellese. Colpiti anche Biellese e Valsesia
Il maltempo che ha colpito la Bassa Vercellese miete danni a raffica nelle imprese agricole, che secondo le prime stime di Coldiretti Vercelli-Biella potrebbero raggiungere le centinaia di migliaia di euro: ai danni alle strutture, con tetti scoperchiati e serre divelte, si aggiungono quelli alle colture, con vento e grandine che hanno devastato ampi areali investiti a riso e mais.
Il maltempo che ha colpito la Bassa Vercellese miete danni a raffica nelle imprese agricole, che secondo le prime stime di Coldiretti Vercelli-Biella potrebbero raggiungere le centinaia di migliaia di euro: ai danni alle strutture, con tetti scoperchiati e serre divelte, si aggiungono quelli alle colture, con vento e grandine che hanno devastato ampi areali investiti a riso e mais.
Come detto, ad essere maggiormente colpite sono state le campagne a sud di Vercelli, da Prarolo a Crescentino, da Stroppiana a Trino, da Fontanetto Po a Livorno Ferraris.
Si segnalano danni per il forte vento, con strutture scoperchiate, anche nella zona di Biella, a ridosso della catena alpina e nella zona di Occhieppo, dove due aziende agricole hanno subito danni gravissimi, con tettoie, fienili e strutture divelte, mentre in montagna si sono registrate forti grandinate che hanno rovinato i prati in alpeggio; in Valsesia, invece, un fulmine ha ucciso tre bovini al pascolo in alpeggio.
Settimane fa, invece, la grandine aveva colpito i vigneti di Gattinara e delle colline biellesi, provocando anche in quell’occasione danni gravissimi: nell’attuale fase stagionale proprio la grandine è l’evento piu’ temuto dagli imprenditori agricoli per i danni irreversibili che provoca ai raccolti distruggendo un intero anno di lavoro.
“Una violentissima ondata di maltempo che ha il sapore della beffa, perché giunge dopo una prolungata fase siccitosa ma non porta alcun beneficio alle colture, proprio per il suo carattere di brevità e violenza” commenta Paolo Dellarole, presidente della Coldiretti interprovinciale.
“Un evento estremo che conferma l’anomalia di un 2016 segnato, nelle scorse settimane da caldo e siccita’ che ha iniziato a far temere il peggio per i raccolti, e che potrebbe proseguire già nei prossimi giorni”.
Non solo: proprio forte caldo di questi giorni sta aggravando la situazione idrica degli alpeggi piemontesi che già avevano visto una minor quantità di neve nella stagione invernale ed una scarsa piovosità in primavera.
“Il rischio, come d’altronde si sta già verificando, è la riduzione dei foraggi per le mandrie e la diminuzione delle captazioni idriche” prosegue Dellarole.
A tal proposito, Coldiretti Piemonte ha sollecitato la Regione perché questa situazione potrà avere delle ripercussioni sul periodo obbligatorio di pascolamento previsto dalle direttive europee. Inoltre la siccità sta provocando danni anche alle colture di pianura per cui, se la situazione rimarrà questa, sarà necessario prevedere un’assegnazione aggiuntiva di carburante per gli elevati consumi di gasolio utile all’irrigazione.
“Auspichiamo – conclude il presidente – che la Regione sia pronta, in caso di seria necessità, a trovare le formule idonee per dare risposte in tempi brevi alle nostre imprese agricole”.
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