Economia
L’Unione industriale perde il controllo di Eco di Biella
Svolta storica nel panorama editoriale biellese. L’Unione industriale si appresta a cedere la maggioranza della società che controlla Eco di Biella. Ad acquistarla sarà Dmedia Group, controllata interamente da Dmail (società quotata al mercato MTA organizzato e gestito da Borsa Italiana?).?Esattamente 70 anni dopo la sua nascita, lo storico bisettimanale fondato da Germano Caselli e Rodolfo De Bernardi cambia padrone, o meglio azionista di riferimento.
Svolta storica nel panorama editoriale biellese. L’Unione industriale si appresta a cedere la maggioranza della società che controlla Eco di Biella. Ad acquistarla sarà Dmedia Group, controllata interamente da Dmail (società quotata al mercato MTA organizzato e gestito da Borsa Italiana?).?Esattamente 70 anni dopo la sua nascita, lo storico bisettimanale fondato da Germano Caselli e Rodolfo De Bernardi cambia padrone, o meglio azionista di riferimento.
I dipendenti di Eco hanno emesso un comunicato nel quale “prendono atto della futura cessione di quote societarie, attendono di conoscere i dettagli dell’operazione e vigileranno affinché non vengano meno le norme contrattuali in essere, che vengano salvaguardati i livelli occupazionali nella speranza che questo atto porti a nuove prospettive di lavoro e di sviluppo”.
Dmedia è il più importante editore nazionale di giornali locali. Distribuisce complessivamente 58 testate con una diffusione settimanale di 590 mila copie coprendo 6 regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Toscana e Valle d’Aosta), con una posizione di assoluta leadership nell’editoria locale. Possiede, tra l’altro, una quota di minoranza della Nuova Provincia di Biella. E non è finita qui. Entro la fine del 2017 è in cantiere l’apertura di altri 5 nuovi giornali in Veneto.
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