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Economia

Biella, la crisi delle piccole imprese

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La crisi economica non accenna a diminuire e, se alcuni settori riescono a sopravvivere grazie ad interventi mirati, per le piccole imprese i tempi sono molto bui, ora più prima, perché il mercato non migliora e i lunghi anni di sacrifici iniziano a farsi sentire.

La crisi economica non accenna a diminuire e, se alcuni settori riescono a sopravvivere grazie ad interventi mirati, per le piccole imprese i tempi sono molto bui, ora più prima, perché il mercato non migliora e i lunghi anni di sacrifici iniziano a farsi sentire. La crisi interessa tutto il territorio nazionale e in particolare il mondo dell’artigianato e della piccola impresa che sono stritolati in un sistema che non dà scampo. Da un lato ci sono le tasse che non tengono conto della realtà che vivono queste aziende, poi c’è la burocrazia che, cieca e sorda, pretende solo che tutto sia fatto rispettando le regole e infine le banche che hanno una politica molto restrittiva di concessione del credito e comunque sempre con interessi e condizioni a cui è molto difficile star dietro.

In questi giorni si sono riuniti gli associati CNA di Biella per fare fronte comune e cercare di far sentire le loro voci, spiegare le difficoltà che stanno affrontando e il motivo per cui anche le strategie dello Stato, ad esempio la Jobs Act, ormai non funzionano più. Probabilmente farsi ascoltare, protestare e spiegare le proprie difficoltà può aiutare a trovare una soluzione comune o, quanto meno, una strada da percorrere per uscire dalla crisi, dai mancati profitti e dalle tasse che, alla fine del mese, non mancano mai all’appello.

Biella non è un caso isolato, questi problemi sono estesi un po’ a tutte le realtà artigiane, soprattutto quelle che lavorano con materiale povero o che è strettamente collegato ad altri settori, come ad esempio quello che ruota intorno all’edilizia che è uno dei più colpiti.

La crisi che stiamo vivendo è una condizione molto ampia che valica persino i confini nazionali, anche realtà floride da qualche tempo fanno i conti con profitti più bassi di quelli previsti. Da qualche anno persino i casinò svizzeri hanno dovuto affrontare delle misure preventive, da un lato per fronteggiare il cambio Franco – Euro sfavorevole, dall’altro la mancanza di clientela che, inevitabilmente, abbassa i fatturati. Per cercare di superare questo momento i casinò elvetici stanno spingendo sull’acceleratore con una campagna di rinnovamenti che dovrebbe riportarli agli antichi splendori.

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