Cronaca
“Vuole abbonarsi alla rivista della Polizia?”. Occhio, è una truffa
La fantasia dei truffatori sembra essere infinita. Ogni giorno se ne inventano una per raggirare il prossimo, arrivando addirittura a spacciarsi per… poliziotti.
La fantasia dei truffatori sembra essere infinita. Ogni giorno se ne inventano una per raggirare il prossimo, arrivando addirittura a spacciarsi per… poliziotti.
A lanciare l’allarme è stata proprio la Polizia di Stato (quella vera), dopo aver ricevuto diverse segnalazioni di inviti telefonici da parte di sedicenti appartenenti alle forze dell’ordine a sottoscrivere abbonamenti a una rivista della polizia. La Questura ha quindi ribadito con decisione di non aderire ad alcuna richiesta di questo tipo.
“L’unica rivista ufficiale – viene chiarito – è “Polizia Moderna”, la cui redazione non contatta, né telefonicamente né con altri metodi, le persone a casa o altrove al fine di sottoscrivere contratti di abbonamento. Le uniche modalità di attivazione dell’abbonamento al periodico, infatti, sono quelle indicate sul nostro sito istituzionale”.
“Si ribadisce – concludono dalla Questura – di diffidare da chiunque proponga tale tipo di abbonamento e di contattare immediatamente il 113 o di recarsi presso i nostri uffici per segnalare quanto accaduto fornendo, se possibile, elementi utili per l’identificazione dei responsabili”.
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