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Cronaca

Tragedia in montagna, muoiono due alpinisti

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Secondo una prima ricostruzione, i due stavano procedendo in salita ed erano circa 100 metri sotto la vetta, a 3.400 metri di quota.

Tragedia in montagana ieri mattina. E’ stato travolto da una valanga Piero Gilodi, 59 anni, personaggio notissimo in Valsesia e nel Biellese. Gilodi si trovava in Valgrisenche estava facendo scialpinismo con un amico di Mezzenile, centro in provincia di Torino. Entrambi sono morti. Secondo quanto risulta dalla prime indagini, i due stavano effettuando un tratto in salita sulla Testa del Rutor. La neve avrebbe ceduto sotto il peso di chi in quel momento era davanti, avrebbe trascinato poi anche chi stava dietro e avrebbe preso velocità, spostando i due due uomini per almeno 500 metri. Fino ad arrivare al bordo di un precipizio: neve e corpi sono volati lungo un costone roccioso per quasi cento metri. Non c’è stato nulla da fare. In quota è intervenuto il soccorso alpino valdostano con elicottero, medico e unità cinofile e il soccorso alpino della guardia di finanza per l’identificazione delle vittime e gli aspetti giudiziari.

Il percorso su cui si è staccata la valanga è una sci alpinistica classica molto frequentata che porta alla cima del monte Rutor.
Ieri mattina in quota infatti c’erano diversi gruppi. Quando i due scialpinisti sono stati travolti un altro gruppo di escursionisti si è subito messo all’opera per cercare di soccorrerli in tempo. La ricerca non è stata difficile perché gli escursionisti erano dotati di Arva ma quando sono stati estratti dalla neve erano già morti.

Gilodi negli anni scorsi aveva gestito la Capanna Margherita sul Monte Rosa. Attualmente viveva in frazione Merlera di Cellio.

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