Cossatese
«Sono corso a cercare Alberto nel bosco, ma quando l’ho trovato era già troppo tardi»
Colto da malore, Oliva si è perso e ha telefonato ad Adriano Perrone per chiedere aiuto. E’ morto poco dopo
«Sono corso a cercare Alberto nel bosco, ma quando l’ho trovato era già troppo tardi». La piccola comunità di Strona è in lutto per la morte di Alberto Oliva.
L’epigrafe mortuaria è stata stampata e affissa in paese solo a funerali avvenuti.
Erano le prime ore del pomeriggio quando l’uomo, sessantenne, aveva deciso di avventurarsi in uno dei tanti boschi che circondano il paese per fare una passeggiata in mezzo alla natura. Ad un certo punto si è reso conto di essersi perso. Preso forse da un attacco d’ansia ha pensato di telefonare a uno dei suoi migliori amici per farsi aiutare a trovare la strada del rientro.
«Sono corso a cercare Alberto nel bosco, ma quando l’ho trovato era già troppo tardi»
«Appena ha risposto al telefono – spiega l’amico Adriano Perrone, ex poliziotto ora in pensione – Alberto mi ha detto di aver perso l’orientamento. Io ho cercato subito di tranquillizzarlo. Gli ho chiesto di darmi delle indicazioni utili a farmi capire dove potesse trovarsi in quel momento. Mi ha riferito di essere vicino a un ponticello storto e ad un segnale rosso. Si trattava di uno dei tanti cartelli da sentiero che avevo messo tempo fa. Quelle indicazioni mi dicevano che si trovava indicativamente a 300 metri da frazione Tallia. Intanto stava venendo buio. Gli ho detto: “Stai tranquillo, prendo un frontalino con le luci e vengo subito a prenderti”».
«Nel giro di pochi minuti mi sono incamminato e lungo il tragitto l’ho chiamato più volte senza ricevere risposta. A quel punto ho avuto un brutto presentimento. Mi sono addentrato nel bosco è ho iniziato a urlare il suo nome. A circa 200 metri da una una catasta di legno che lui stesso mi aveva segnalato, la triste scoperta. L’ho trovato riverso a terra senza vita. A quel punto sono tornato sulla provinciale ho chiamato il 112. Ho atteso i soccorsi, preso dallo sgomento per la perdita di un grande amico. Dopo pochi minuti – continua Perrone – sono arrivati sul posto i carabinieri della stazione di Vallemosso. Li ho accompagnati da Alberto. Dopo una quindicina di minuti sono arrivate due squadre del Soccorso alpino e una dei vigili del fuoco di Ponzone. A quel punto, dopo essere stato sentito a verbale dai carabinieri, non ho potuto fare altro che tornare a casa».
Chi era Alberto?
La sua era una figura molto nota in paese. Aveva lavorato per molti anni nel settore del tessile, prima in un’azienda del paese poi in seguito in un’altra del Triverese. Era un uomo a modo, semplice e sempre molto disponibile verso il prossimo.
«Sono molto affranto per questa tragedia – aggiunge Adriano Perrone -. Il destino ha voluto che Alberto morisse proprio nel giorno del mio compleanno. Ci conoscevamo da sempre. Era un uomo eccezionale, mi mancherà davvero molto, sarà sempre nel mio cuore».
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