Cossatese
Sedicenne rapinato a Cossato da uno sconosciuto
Indagine lampo dei carabinieri: in pochi giorni non solo hanno individuato la vittima, che non aveva denunciato per paura, ma anche il giovane malvivente e la sua complice
COSSATO – Indagine lampo dei carabinieri: sedicenne rapinato, già individuato il giovane uomo che gli ha rubato la collana d’oro.
Sedicenne rapinato a Cossato non denuncia per paura, ma la notizia arriva comunque ai carabinieri
Il brutto episodio risaliva ai primi giorni di febbraio. Il giovane non aveva rivelato nulla in famiglia, forse per timore di ritorsioni da parte dell’aggressore, ma la notizia è comunque trapelata sino a giungere alle orecchie dei carabinieri del Nucleo Operativo di Cossato nel corso della loro costante azione di monitoraggio degli ambienti giovanili.
Quindi gli investigatori hanno approfondito le scarne notizie ricevute sino ad individuare la vittima, che ha vinto la paura e raccontato il fattaccio.
Sedicenne rapinato da uno sconosciuto mentre passeggiava in centro a Cossato
In particolare, il ragazzo ha riferito che qualche giorno addietro, mentre passeggiava per le vie del centro di Cossato, era stato avvicinato da uno sconosciuto che senza alcun motivo gli aveva strappato la catenina d’oro che portava al collo dandosi poi alla fuga.
Il ragazzo è riuscito anche a fornire una sommaria descrizione del malvivente. Confermata la veridicità del fatto, grazie alle testimonianze di persone informate e alla successiva analisi delle immagini registrate dalle telecamere degli impianti di videosorveglianza, i militari hanno ricostruito l’intera vicenda. Non solo, hanno anche individuato sia l’autore che la complice che lo aveva aiutato a rivendere il bottino, ceduto presso un’ignara oreficeria della provincia. Il maltolto è stato recuperato.
La collana era già stata rivenduta a un’ignara gioielleria con l’aiuto di una complice. Recuperata dai carabinieri
Per il rapinatore e la ricettatrice, un pregiudicato ventiduenne del Cossatese e una trentacinquenne del Vercellese, è scattato un dettagliato rapporto diretto all’autorità giudiziaria biellese.
La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, che l’ha immediatamente indossata davanti agli increduli genitori.
I carabinieri rammentano che i cittadini possono rivolgersi al Numero Unico delle Emergenze 112 o alla più vicina Stazione Carabinieri per esporre o denunciare ogni genere di sopruso.
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