Cronaca
Sacerdote indagato per avere portato 2,4 milioni di euro in Svizzera
Da Torino arriva una notizia davvero curiosa. L’ex parroco della Gran Madre di Dio, la chiesa monumentale che guarda il Po dai piedi della collina, è stato indagato per appropriazione indebita. In oltre venti anni di servizio ha accumulato quasi 2,4 milioni di euro, grazie alle donazioni dei fedeli, e li ha depositati sul conto corrente aperto in una banca svizzera.
Il sostituto procuratore Giuseppe Riccaboni, che ha coordinato le indagini della guardia di finanza, ha inviato al sacerdote 75enne e al fratello, anche lui indagato, l’avviso di conclusione indagini. La procura deciderà nei prossimi giorni se chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio. Gli accertamenti sono scattati nel 2016, alla pensione dell’anziano parroco. Prima di passare le consegne al suo successore, il prete ha deciso di far rientrare in Italia quei capitali. Una operazione sospetta, che ha dato il via agli accertamenti delle fiamme gialle e al sequestro dell’ingente somma di denaro.
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