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Cronaca

Ritrovato grazie a Facebook il motorino rubato

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Rubato la mattina, è stato ritrovato la sera stessa grazie a… Facebook. Sono state le tantissime condivisioni della foto e dell’appello dei proprietari a permettere di recuperare lo scooter “sparito” poche ore prima da un parcheggio di via Rosselli, dietro al negozio Skisises.

Rubato la mattina, è stato ritrovato la sera stessa grazie a… Facebook. Sono state le tantissime condivisioni della foto e dell’appello dei proprietari a permettere di recuperare lo scooter “sparito” poche ore prima da un parcheggio di via Rosselli, dietro al negozio Skisises.
A raccontare la disavventura a lieto fine, avvenuta un paio di giorni fa, è Rosi, madre dello studente biellese diciassettenne derubato.
«Lo ha lasciato lì prima di entrare a scuola – spiega -, come fa praticamente ogni mattina da tre anni. All’uscita, verso le 14, il motorino non c’era più. Siamo andati in questura e abbiamo sporto denuncia. Poi, una volta tornata a casa, ho pubblicato la foto su Facebook. Ho voluto tentare, anche se ormai pensavo che non lo avremmo più rivisto».
Nel giro di poche ore, invece, il post è stato condiviso da oltre cento persone e alla fine ha dato i suoi frutti.
«Verso le 19 – continua Rosi – ho ricevuto la telefonata di un’amica che mi segnalava la presenza di un motorino simile a quello della foto».
Quella mattina era andata a trovare un’anziana signora che vive in via Mombarone. Mentre si trovavano sul balcone, le due donne avevano visto due ragazzi spingere uno scooter e lasciarlo a bordo strada.
«Subito la mia amica non ci ha fatto particolarmente caso – racconta Rosi -, ha pensato che fossero rimasti a piedi. Il marito, però, aveva visto la foto su Fb e la sera le ha raccontato quanto ci era successo e le ha mostrato l’immagine. A quel punto lei ha telefonato per avvisarmi. Verso le 19,30 siamo andati a controllare, ma dubitavo che potesse essere il nostro. Pensavo che ormai fosse già stato portato via da Biella».
Invece era proprio il motorino del figlio, anche se con il bloccasterzo rotto.
«L’idea che mi sono fatta – spiega – è che l’abbiano parcheggiato provvisoriamente lì, poco distante da dove era stato rubato e in una stradina buia e poco trafficata, per poi tornare di notte a caricarlo su un furgone. Anche perché mentre aspettavo la polizia, una signora del posto mi ha detto che la sera precedente c’era un altro scooter. Mi viene il dubbio che si tratti di un posto “strategico”, dove portano i motorini rubati agli studenti».
Non è la prima volta, infatti, che in quella zona avvengono furti di questo tipo. Negli stessi giorni, un altro genitore ha lanciato un appello simile su Facebook: “Oggi hanno rubato la vespa di mia figlia. Modello nuovo, bianca e con targa X6YK49”. E, guarda caso, la Vespa è “scomparsa” dallo stesso parcheggio, davanti all’Iti, tra le 8 e le 13.
«Ogni tanto – conferma Rosi – qualche scooter sparisce. Forse sarebbe opportuno prendere provvedimenti».
Scampato il pericolo, resta un “ringraziamento” da fare: «Se non fosse stato per Facebook – ammette – probabilmente non avremmo mai ritrovato il motorino. Se usato in modo intelligente, è uno strumento che può rivelarsi davvero molto utile anche per casi come questo. Tutto bene quel che finisce bene…»

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