Cronaca
Rapina con la mascherina chirurgica… prima o poi doveva succedere
Era abbastanza scontato. Troppo ghiotte le condizioni ai tempi del Covid-19 perché gli specializzati in questo tipo di imprese non cogliessero l’occasione… E non poteva che accadere in Lombardia, dove vige l’obbligo di mascherina (o quanto meno di coprire naso e bocca con sciarpa o foulard) quando si esce di casa.
Rapina con la mascherina chirurgica… prima o poi doveva succedere
Come riporta Prima Milano Ovest, la prima rapina a volto coperto da mascherina è stata registrata qualche giorno fa in Brianza. Nel mirino, il più classico degli obiettivi, un ufficio postale. E’ successo a Limbiate, cittadina a una ventina di chilometri da Milano verso Como: a entrare in azione a mano armata, due gentiluomini che rispetto all’iconografia classica, in pugno si sono presentati con un più tecnologico “taser” al posto della tradizionale pistola.
Il più classico degli obiettivi: la Posta
La mascherina l’avevano già indosso, come tutti del resto, ma anziché usarla come protezione è tornata utile per nascondere il volto mentre consumavano la rapina. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, in due sono riusciti ad entrare senza problemi approfittando per altro della porta girevole di interblocco all’ingresso che era rimasta aperta, probabilmente per far areare meglio i locali sempre in ottica anti-Covid…
Pochi soldi in cassa ai tempi del Covid
Una volta davanti allo sportello hanno intimato al personale di consegnare i contanti mostrando l’arma, dai racconti dei testimoni pare una pistola stordente. Dato che di questi tempi di “lockdown” anche l’ufficio postale è poco frequentato, i due banditi hanno dovuto accontentarsi di pochi euro. Poi sono scappati via, dileguandosi.
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