Cronaca
Quattro persone il carcere per la maxi rissa ai Giardini
Quattro persone il carcere per la maxi rissa ai Giardini
In tre aspetteranno il processo ai domiciliari, per il quarto si sono invece aperte le porte del carcere. E’ quanto deciso dal giudice per le persone arrestate dalla Guardia di Finanza durante la maxi rissa dei giardini Zumaglini, che l’altra mattina sono comparse in tribunale per la convalida. Non è ancora chiaro cosa sia realmente successo nel tardo pomeriggio di lunedì nell’area verde del centro cittadino. La posizione apparentemente peggiore, al momento, è quella del marocchino Youness El Khannaoui, perché gli viene contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale, oltre alla rissa. Sarebbe stato lui a colpire un rivale con una stampella; di contro, però, è anche quello uscito ridotto peggio dalla colluttazione. Difeso dall’avvocato Pietro Barrasso, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Hanno invece parlato Mekni Rafik e Khamini Khairi, 25 e 22 anni, entrambi di nazionalità tunisina e difesi dall’avvocato Marco Cavicchioli. Secondo la loro versione dei fatti, sarebbero intervenuti in difesa del quarto arrestato, il 42enne biellese Alessandro Libiati, che era stato aggredito dal marocchino. Anche la causa non è chiara, forse per una disputa su un paio di scarpe. Libiati, assistito da Marco Romanello, ha confermato questa tesi. E’ l’unico dei quattro che attenderà il processo nella casa circondariale di Biella, perché già sottoposto a una misura cautelare precedente e senza fissa dimora. Ha accolto la notizia in lacrime, consolato dai due tunisini.
Nulla si sa, invece, degli altri presunti protagonisti della mega rissa. Al momento dell’intervento della Guardia di Finanza – alla quale hanno poi dato supporto polizia e carabinieri – c’erano infatti una trentina di persone, fuggite alla vista delle divise. Resta da chiarire il loro ruolo nella vicenda: hanno tutti partecipato effettivamente in modo attivo alla rissa o alcuni di loro erano semplici “spettatori”?
Qualche risposta in più arriverà il prossimo 23 settembre, data fissata per il processo.
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