Cronaca
Presa la banda di rapinatori sudamericani che ha colpito anche a Biella
Emesse venti ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei venti presunti responsabili: in un anno e mezzo hanno rubato circa dieci milioni di euro in mezza Europa.
Sono finiti in manette i membri di un’organizzazione criminale attiva in tutta Europa e che ha “fatto tappa” anche in una gioielleria di Biella, mettendo a segno un colpo da diverse decine di migliaia di euro.
A fermare il gruppo sudamericano, che in un anno e mezzo ha concluso rapine e furti per circa dieci milioni di euro, sono state la Procura e la Squadra Mobile di Novara, che hanno emesso e stanno eseguendo venti ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei presunti responsabili. Le indagini sono partite proprio dalla città piemontese il 1° giugno 2012, per un furto degenerato in rapina in seguito alla reazione di una cassiera del Monte dei Paschi.
I rapinatori sono tutti di origine sudamericana: Messico, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, i principali Paesi di provenienza.
Le vittime, invece, sono tutte gioiellerie ed esposizioni europee di oro e gioielli. La banda colpiva infatti in diversi Stati, dal Belgio alla Norvegia, puntando sull’astuzia ed evitando il ricorso alla violenza e alle armi. Ad essere “privilegiata” era però l’Italia settentrionale.
Una grande operazione, dunque, alla quale adesso manca solo la ciliegina sulla torta: il capobanda. O meglio, la capobanda. Al momento, infatti, non è ancora stata rintracciata quella che secondo gli inquirenti è la mente del gruppo, una 53enne venezuelana.
Tutti gli alti dovranno ora rispondere delle accuse di associazione a delinquere, furto e rapina.
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