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Cronaca

Piazza Casalegno è diventato un luogo di spaccio della droga

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Profughi, senza fissa dimora, tossicodipendenti, alcolizzati. Trascorrono le loro giornate tra i giardini Zumaglini, via Lamarmora e l’area attorno al centro commerciale. Una presenza, la loro, che dura ormai da talmente tanto tempo da essere diventata normale. Chi ogni giorno passa per questa zona del centro non ci fa quasi più caso.

Profughi, senza fissa dimora, tossicodipendenti, alcolizzati. Trascorrono le loro giornate tra i giardini Zumaglini, via Lamarmora e l’area attorno al centro commerciale. Una presenza, la loro, che dura ormai da talmente tanto tempo da essere diventata normale. Chi ogni giorno passa per questa zona del centro non ci fa quasi più caso.
Ora, però, alcune persone che vivono nella zona sembrano essersi stancate. La classica “goccia” che ha fatto traboccare il vaso è rappresentata dall’aumento del numero di piccoli spacciatori che scelgono il piazzale Casalegno e le aree vicine per smerciare il loro prodotto.
Il paradosso della piazza in cui nessuno ti vede grazie alla… crisi
Le piazze normalmente sono luoghi frequentati. Almeno in centro. E’ difficile, quindi, immaginare che quella che oltretutto è un’area commerciale possa diventare una delle mete preferite per traffici non troppo leciti. Eppure è quanto successo a piazza Casalegno.
«Le vede tutte queste vetrine vuote? – chiede un commerciante della zona – Se i negozi fossero aperti forse sarebbe tutto diverso. Invece, alla luce di questa situazione, l’area è diventata sempre meno frequentata. E il degrado è aumentato. Ogni gruppo ha il suo posto. C’è l’angolo dei tossici, quello dei bevitori, quello dei ragazzini sbandati, quello degli extracomunitari…».

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