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Cronaca

“Passate parola ai vostri colleghi ladri che siete rimasti a mani vuote”

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 Dopo la sgradita e inaspettata visita dei ladri, ha scritto loro una lettera.

 Dopo la sgradita e inaspettata visita dei ladri, ha scritto loro una lettera.
E’ un mix di amarezza e ironia la “missiva” indirizzata ai malviventi da Greta Cogotti, giovane consigliere comunale del Partito Democratico, al suo primo mandato a Palazzo Oropa.
La sera dell’Epifania qualcuno si è introdotto nell’abitazione in cui vive la ragazza – insieme ai genitori e al fratello minore -, sperando di trovare qualcosa da rubare. Gli è andata decisamente male. I topi d’appartamento questa volta sono stati costretti ad andarsene a mani vuote. Dopo essere entrati da una finestra situata al secondo piano, hanno frugato dappertutto, ma non hanno trovato né oro né denaro.
“Carissimi uomini o donne, che senza avere nulla da fare vi siete impegnati – è lo sfogo pubblicato sulla pagina Facebook da Cogotti -, io vi ringrazio e vi chiedo un favore. Avete scrutato ogni angolo della mia casa, avete rovistato tra i miei ricordi più profondi e, se posso dire, avete messo a posto la mia camera. Ora, mi avete tolto la sicurezza di stare in casa, avete privato me, mia mamma, mio papà e mio fratello della tranquillità. Io un favore ve lo chiedo: dite a tutti i vostri colleghi che non c’è niente da rubare perché siamo poveri. Non c’è oro, non c’è incenso e non c’è mirra, però abbiamo della birra nel frigo”.
Oltre alle battute, l’esponente del Pd  ha voluto ricordare che spesso le vittime dei furti sono persone che ogni giorno sudano sette camicie per tentare di sopravvivere in questo nuovo millennio all’insegna di crisi e incertezza. Una situazione comune alle famiglie che vivono in via delle Mollie, a Chiavazza, dove abita Cogotti, una zona che ultimamente è stata spesso visitata dai ladri.
“La nostra unica ricchezza – ha scritto ancora il consigliere comunale – è che fino ad ora siamo riusciti a mangiare tutti i giorni. Ditelo ai vostri colleghi, che siete andati via a mani vuote. Ditelo ai vostri colleghi, spargete la voce che in questa casa al massimo potete farvi un piatto di pasta”.
“Anzi – è la conclusione, ancora una volta amara e ironica al tempo stesso -, gradiremmo che ci lasciaste qualcosa, che ne so… un bonifico, un contratto a tempo indeterminato, l’assicurazione della macchina del 2017 pagata. Insomma, molto probabilmente siete messi meglio di noi”.

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