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Cronaca

“Non sono scappato, ora racconto la mia verità”

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«Non sono scappato dopo l’incidente, adesso voglio raccontare la mia versione dei fatti».

«Non sono scappato dopo l’incidente, adesso voglio raccontare la mia versione dei fatti».
E’ arrabbiato e amareggiato Luigi Faggionato, l’arzillo pensionato di Lessona finito alla ribalta della cronaca per aver spruzzato lo spray al peperoncino contro un carabiniere fuori servizio. L’appuntato stava cercando di fermarlo perché l’uomo poco prima, verso le 17 di lunedì, si era allontanato dopo essere rimasto coinvolto in un tamponamento in via Mazzini, a Cossato. La reazione del novantenne gli ha procurato la denuncia per porto di oggetti atti a offendere e violenza a pubblico ufficiale. Faggionato ora vuole dare la propria versione.
«Quella donna (l’automobilista alla guida della Ford Fiesta, ndr) – racconta partendo dal momento dell’incidente – mi stava sorpassando, poi è rientrata e mi ha chiuso. La sua auto ha toccato il muso del mio motocarro con la fiancata, spingendomi contro un paletto». L’uomo ammette di aver reagito male: «Mi sono spaventato – continua -. Quando sono sceso ero arrabbiato. “Bella bionda, sei matta? Vuoi farmi ammazzare?” le ho gridato. Non nego di aver pronunciato qualche parola pesante prima di dirle di tirare fuori i documenti. Lei si è messa a fare telefonate, prendeva tempo e non mi dava i suoi dati, così ho preso il numero della sua targa e sono andato negli uffici della mia assicurazione, la Cattolica, in via Pajetta».
L’uomo ha agito d’istinto e si è allontanato anziché chiamare le forze dell’ordine. Un comportamento che è stato considerato una fuga. Faggionato sostiene di essere stato raggiunto, poi, all’uscita dalla tabaccheria, dopo essere stato nella filiale dell’assicurazione.
«Si sono avvicinati due uomini – prosegue – e mi hanno fermato. Io mi sono agitato, non sapevo chi fossero, mi sono spaventato. Ho detto che me ne sarei andato e il tizio alto e biondo (non il carabiniere, ndr) mi ha bloccato, voleva rovesciare la mia Ape, mi ha strattonato. Io volevo solo scappare, ho anche iniziato a urlare “aiuto, aiuto”. Sono uscite fuori diverse persone».
A farne le spese alla fine è stato il militare: «Quando si è avvicinato – spiega Faggionato – mi ha mostrato un tesserino e poi lo ha ritirato. Io non lo avevo nemmeno visto bene. Come facevo a fidarmi, con tutte le notizie che si sentono oggi? Non indossava una divisa, per me poteva essere un malintenzionato. Così, quando mi ha preso per il braccio, ho reagito scaricandogli contro lo spray al peperoncino».
Il carabiniere successivamente è stato medicato al pronto soccorso, lo spray gli aveva provocato un profondo eritema al collo. Il signor Faggionato, invece, è stato affidato ai militari del Norm intervenuti sul posto e accompagnato in caserma. E’ stato denunciato e al momento non può più guidare l’Ape.
E’ convinto, tuttavia, che la vicenda potesse e dovesse andare diversamente: «Ci sono tante cose che non mi spiego. Perché hanno portato solo me in caserma e non la donna con cui ho avuto l’incidente? Perché, se sapevano dove fossi, non hanno chiamato subito i carabinieri o la polizia, anziché aspettarmi lì fuori? Se io avessi visto le divise tutto questo non sarebbe successo».

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