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Cronaca

Niente di grave per il bambino caduto dal “pulmino” in movimento

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Graffi, escoriazioni e un occhio gonfio a causa dell’impatto con l’asfalto, ma nessuna conseguenza grave. Se l’è cavata con una prognosi di 15 giorni il bambino che la scorsa settimana è letteralmente “volato” da un pulmino. Il portellone del Renault da nove posti si è aperto all’improvviso e il piccolo biellese di appena otto anni è caduto fuori.

Graffi, escoriazioni e un occhio gonfio a causa dell’impatto con l’asfalto, ma nessuna conseguenza grave. Se l’è cavata con una prognosi di 15 giorni il bambino che la scorsa settimana è letteralmente “volato” da un pulmino. Il portellone del Renault da nove posti si è aperto all’improvviso e il piccolo biellese di appena otto anni è caduto fuori.

 

E’ successo mercoledì pomeriggio a Campiglia Cervo. Il furgone, utilizzato per il trasporto degli iscritti al centro estivo della parrocchia di Andorno, stava facendo ritorno dal Santuario di San Giovanni. Era appena partito e procedeva molto lentamente. Non si è trattato di un guasto – controllato, il furgone è risultato perfettamente in regola – ma di un incidente: i bambini a bordo stavano giocando e uno di loro ha inavvertitamente tirato la maniglia per l’apertura d’emergenza. E’ stata questione di attimi.

 

Dopo la caduta, il bambino era sanguinante e comprensibilmente spaventato, ma cosciente. Soccorso dal 118, è stato accompagnato al pronto soccorso per tutti gli accertamenti del caso. Dopo una notte in osservazione all’ospedale, è stato dimesso. A parte le escoriazioni e i lividi per la “botta”, sta bene. Tra qualche giorno potrà tornare anche al centro estivo.

 

All’ospedale sono poi intervenuti anche i carabinieri. I militari hanno ricostruito la dinamica dei fatti e appurato che si era trattato di un incidente. Il furgone era regolarmente abilitato e assicurato, sono state escluse responsabilità in capo al conducente o alla parrocchia.

 

«Eravamo appena partiti – racconta don Adriano -, è successo dopo circa 100 metri, nei pressi di una curva. Per fortuna, come sempre, viaggiavamo a una velocità molto bassa. Tra l’altro l’animatore aveva appena finito di dire ai bambini di fare attenzione».

 

Il parroco ha assistito a tutta la scena, si trovava infatti sull’auto che seguiva il pulmino.

«Per “grazia ricevuta” alla fine non ci sono state conseguenze gravi – sono le sue parole -, ci siamo presi un bello spavento. In 45 anni ho visto tanti incidenti, ma mai una cosa del genere».

 

Con i bambini, però, i rischi sono sempre dietro l’angolo: «Con i ragazzi è sempre un po’ un’incognita – conclude don Adriano -, anche se li avverti, non puoi mai fidarti fino in fondo. Praticamente bisogna sempre guardarli a vista. Bisognerebbe riuscire a prevedere ogni potenziale situazione di pericolo perché di solito, se ce n’è una, tendono a tuffarcisi dentro. A volte basta davvero un attimo. L’importante è che il bambino non si sia fatto nulla di grave. E’ andata bene. Bisogna fare sempre più attenzione, la prudenza non è mai abbastanza».

 

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