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Cronaca

“Neve è stata sbranata davanti ai miei occhi”

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«La mia Neve non è morta “per un morso alla zampa”. I cani del vicino se la stavano letteralmente mangiando».
La proprietaria della femmina di pastore abruzzese maremmano deceduta martedì a Mottalciata preferisce restare anonima, ma ci tiene a dare la propria versione dei fatti in merito al macabro episodio.
«Sono uscita per darle da mangiare – racconta – e lei, vedendomi, ha iniziato a venirmi incontro, scodinzolando. Quando è passata vicino alla recinzione metallica che separa il mio cortile da quello del vicino, uno dei suoi rottweiler è riuscito a prenderla con la bocca per un ciuffo di pelo. E’ stata questione di un attimo: lei si è fermata e i cani sono riusciti a tirarla contro la ringhiera».
A quel punto la situazione sarebbe degenerata. Tutto è successo nel giro di pochissimi minuti: «L’hanno morsa alla coda – prosegue – e gliel’hanno strappata via, poi le hanno azzannato le zampe. Praticamente se la stavano mangiando attraverso un piccolo varco sotto alla recinzione metallica… Mi sono messa a gridare, ho lanciato delle pagnotte dalla loro parte per provare a distrarli, ho tentato di staccarli. E’ stato tutto inutile. Non capivano più niente. Di solito non sono aggressivi con i miei cani, ma quando vedono che esco con del cibo tra le mani, vanno completamente fuori».
Pochi minuti dopo, sentendo le urla della donna, sono arrivati prima il nipote poi la sorella del ragazzo insieme al proprio fidanzato e al nonno.
«Hanno tentato in ogni modo – continua la donna -, addirittura lanciando dell’acqua addosso ai cani. Non è servito a nulla. Alla fine mio nipote è riuscito a tirare via Neve da sotto la recinzione, ma era troppo tardi. Tra l’altro, appena ha infilato il braccio, anche lui è stato “pizzicato” da uno dei rottweiler. Per fortuna non è nulla di grave».
Ormai per il maremmano non c’era più niente da fare. Sul posto sono poi intervenuti anche i carabinieri e un veterinario, ma la cagna era già morta dissanguata.
Ancora scioccata per la perdita dell’animale, la donna ha voluto dare la propria versione dei fatti: «Quando nei giorni scorsi ho letto che Neve era morta “per un morso a una zampa” – spiega – ci sono rimasta davvero male. Dalle foto si vede chiaramente che non si tratta di un semplice morso e che è stata aggredita al confine con il cortile dei vicini. A testimoniarlo ci sono un’ampia chiazza di sangue e i ciuffi di pelo rimasti dall’altra parte. Direi che sulla dinamica non ci sono grossi dubbi». «Ora ho paura per gli altri quattro cani che vivono con me – conclude la donna -. Serve una nuova recinzione, va raddoppiata quella già esistente lasciando uno spazio tra la prima e la seconda, in modo che i rottweiler non riescano a infilare muso e zampe. Uno scempio del genere non deve più succedere. E’ stato davvero spaventoso. Terribile».

«La mia Neve non è morta “per un morso alla zampa”. I cani del vicino se la stavano letteralmente mangiando».
La proprietaria della femmina di pastore abruzzese maremmano deceduta martedì a Mottalciata preferisce restare anonima, ma ci tiene a dare la propria versione dei fatti in merito al macabro episodio.
«Sono uscita per darle da mangiare – racconta – e lei, vedendomi, ha iniziato a venirmi incontro, scodinzolando. Quando è passata vicino alla recinzione metallica che separa il mio cortile da quello del vicino, uno dei suoi rottweiler è riuscito a prenderla con la bocca per un ciuffo di pelo. E’ stata questione di un attimo: lei si è fermata e i cani sono riusciti a tirarla contro la ringhiera».
A quel punto la situazione sarebbe degenerata. Tutto è successo nel giro di pochissimi minuti: «L’hanno morsa alla coda – prosegue – e gliel’hanno strappata via, poi le hanno azzannato le zampe. Praticamente se la stavano mangiando attraverso un piccolo varco sotto alla recinzione metallica… Mi sono messa a gridare, ho lanciato delle pagnotte dalla loro parte per provare a distrarli, ho tentato di staccarli. E’ stato tutto inutile. Non capivano più niente. Di solito non sono aggressivi con i miei cani, ma quando vedono che esco con del cibo tra le mani, vanno completamente fuori».
Pochi minuti dopo, sentendo le urla della donna, sono arrivati prima il nipote poi la sorella del ragazzo insieme al proprio fidanzato e al nonno.
«Hanno tentato in ogni modo – continua la donna -, addirittura lanciando dell’acqua addosso ai cani. Non è servito a nulla. Alla fine mio nipote è riuscito a tirare via Neve da sotto la recinzione, ma era troppo tardi. Tra l’altro, appena ha infilato il braccio, anche lui è stato “pizzicato” da uno dei rottweiler. Per fortuna non è nulla di grave».
Ormai per il maremmano non c’era più niente da fare. Sul posto sono poi intervenuti anche i carabinieri e un veterinario, ma la cagna era già morta dissanguata.
Ancora scioccata per la perdita dell’animale, la donna ha voluto dare la propria versione dei fatti: «Quando nei giorni scorsi ho letto che Neve era morta “per un morso a una zampa” – spiega – ci sono rimasta davvero male. Dalle foto si vede chiaramente che non si tratta di un semplice morso e che è stata aggredita al confine con il cortile dei vicini. A testimoniarlo ci sono un’ampia chiazza di sangue e i ciuffi di pelo rimasti dall’altra parte. Direi che sulla dinamica non ci sono grossi dubbi». «Ora ho paura per gli altri quattro cani che vivono con me – conclude la donna -. Serve una nuova recinzione, va raddoppiata quella già esistente lasciando uno spazio tra la prima e la seconda, in modo che i rottweiler non riescano a infilare muso e zampe. Uno scempio del genere non deve più succedere. E’ stato davvero spaventoso. Terribile».

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