Muore a 24 anni travolto dal treno

Aveva solo 24 anni Hamza Ghassouine, trovato privo di vita vicino ai binari, nel Milanese. A notare il suo corpo, alle prime luci dell’alba di domenica scorsa, è stato il macchinista di un treno che stava percorrendo la linea dell’Alta Velocità all’altezza di Cerro al Lambro.

Aveva solo 24 anni Hamza Ghassouine, trovato privo di vita vicino ai binari, nel Milanese. A notare il suo corpo, alle prime luci dell’alba di domenica scorsa, è stato il macchinista di un treno che stava percorrendo la linea dell’Alta Velocità all’altezza di Cerro al Lambro.
Era riverso a terra, a faccia in giù. Sul corpo alcuni segni che fanno ipotizzare un impatto fatale.
Il ragazzo da qualche tempo viveva in provincia di Milano, ma per diversi anni aveva abitato a Lessona, insieme alla propria famiglia.
Tra i tanti che ne piangono la morte in queste ore su Facebook, infatti, oltre ai familiari, ci sono anche i tanti amici biellesi.
Non è ancora chiaro cosa possa essergli successo. Del caso si stanno occupando gli agenti della polizia ferroviaria. Al momento tutto fa pensare a un tragico incidente. Soltanto nei prossimi giorni, però, si avranno risposte più precise sulla dinamica.
Può darsi che il ragazzo stesse tentando di attraversare i binari e che qualcosa sia andato tragicamente storto.
Hamza aveva vissuto nel Biellese fino a un paio d’anni fa, prima di trasferirsi in Lombardia. Per tre o quattro anni aveva anche lavorato come dipendente per un’azienda florovivaistica della nostra provincia.
Sui social network sono comparse decine di messaggi per ricordarlo. Tanti amici chiedono cosa gli sia successo, altri ripercorrono i momenti trascorsi insieme.
Il dolore dell’addio, unito al caldo abbraccio dei ricordi.
«Fratello mio – scrive uno di loro – eri solare, forse la persona più solare che conosco. Eri un pazzo e forse il pazzo più pazzo che conosco. Eri un buono… un vero buono”.
“Ancora non ci credo – scrive un altro – o forse non voglio crederci. Mi ricorderò per sempre delle mille risate assieme. E ti giuro, mentre scrivo sorrido lacrimando”.

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