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Cronaca

Maxi evasione: non dichiarati 77 milioni di ricavi

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La Sezione Tutela Entrate del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Biella, al termine di un’articolata e complessa attività ispettiva, ha scoperto una maxi evasione fiscale nei confronti di una società svizzera operante in Italia.

La Sezione Tutela Entrate del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Biella, al termine di un’articolata e complessa attività ispettiva, ha scoperto una maxi evasione fiscale nei confronti di una società svizzera operante in Italia.

In base ai riscontri investigativi, avrebbe omesso di dichiarare al fisco – nel periodo dal 2008 al 2013 – ricavi conseguiti in Italia per un ammontare complessivo di 77 milioni 300mila euro a fronte di costi ricostruiti e riconosciuti, ma non dichiarati per 71.300.000 euro.

Sostanzialmente la base imponibile da sottoporre a tassazione (derivante dalla differenza tra i ricavi ed i costi) ammonta a circa 6 milioni di euro con un’evasione ai fini delle imposte sul reddito delle società (IRES) stimata per un importo di oltre 1,6 milioni di euro.

Tutto ciò deriva dal fatto che la società estera, seppur con sede in Svizzera, in realtà altro non è che una stabile organizzazione in Italia in considerazione del fatto che i soci sono italiani, con operatività commerciale e finanziaria nonché sede dell’effettiva amministrazione nel nostro Paese.

Lo stratagemma posto in essere non è sfuggito ai Finanzieri che, nel corso di un’altra verifica fiscale nei confronti di una società riconducibile agli stessi soci italiani, si sono accorti che molti clienti si rifornivano in maniera rilevante anche dalla società apparentemente svizzera.

Inevitabili gli ulteriori approfondimenti del caso, finalizzati ad appurare se la società straniera avesse rispettato tutti gli adempimenti fiscali relativi alle vendite operate in Italia.

La ricostruzione delle operazioni di compravendita della merce è stata minuziosa, attraverso le banche dati in uso al Corpo, l’esecuzione di numerosi controlli incrociati e l’analisi di voluminose risultanze derivanti dagli accertamenti bancari.

L’entità dei ricavi conseguiti e le imposte evase hanno fatto scattare la denuncia a piede libero nei confronti dei due soci responsabili, quali rappresentanti legali di fatto della società svizzera, per omessa dichiarazione dei redditi.

“L’attività posta in essere – spiegano dal comando provinciale delle Fiamme gialle di via Addis Abeba – rientra nell’ambito delle funzioni di polizia economica e finanziaria tipiche della Guardia di Finanza, ed è costantemente rivolta alla prevenzione e alla repressione delle forme di evasione fiscale più gravi tra le quali quella internazionale che sottrae importanti risorse economiche allo Stato, produce effetti negativi per l’economia, ostacola la normale concorrenza fra imprese ed accresce il carico fiscale nei confronti dei cittadini e degli imprenditori onesti”.

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