Biella
L’ira dei corrieri scritta in un biglietto su un parabrezza
La reazione di un autista all’ennesimo “furto” del posto riservato
L’ira dei corrieri scritta in un biglietto su un parabrezza. Non ha più resistito e ha lasciato uno scritto al vetriolo sulla vettura che occupava uno spazio destinato al carico e scarico merci.
È un corriere “misterioso” che all’ennesimo utilizzo improprio dei parcheggi riservati ha preso carta e penna e ha scritto senza peli sulla lingua. «L’ho fatto in un momento di esasperazione, è una situazione che si trascina da troppo tempo», spiega.
L’ira dei corrieri scritta in un biglietto su un parabrezza
La frustrazione del corriere nasce da un problema che sembra non avere soluzione. «I parcheggi dedicati allo scarico delle merci sono quotidianamente “invasi”, in quella zona e non solo – racconta -. Le ho provate tutte. Fare più giri per trovarli comunque occupati, fermarmi in mezzo alla strada per scaricare i colli, a volte numerosi e pesanti, bloccando il traffico e attirando le ire degli automobilisti. Oppure fermarmi più lontano, rischiando di ostruire l’accesso ai cancelli di palazzi e abitazioni, con le inevitabili lamentele di chi deve entrare. Ho chiamato i vigili urbani più volte, dicono che mandano una pattuglia a controllare, ma non ho mai visto multe».
La situazione non riguarda solo una zona in particolare, ma si estende a tutta la città. «A Biella è così ovunque e credo che anche in provincia sia lo stesso, a giudicare dai racconti dei colleghi. Mi vengono in mente, solo per citarne alcune, via Bertodano e via Ivrea, ma l’elenco è lungo».
Un disagio che, con l’aumento degli ordini online durante e dopo la pandemia, è diventato sempre più difficile da gestire. «Dopo il Covid il mio lavoro è cresciuto esponenzialmente. Sono aumentati gli acquisti online, dagli articoli di prima necessità a quelli superflui. In queste condizioni dobbiamo essere veloci con le consegne, non possiamo permetterci di rifare troppe volte lo stesso giro. Inoltre, non essendo situazioni isolate, non se ne può più. Ogni volta discutere per riuscire a fare il proprio mestiere diventa frustrante».
La solidarietà di Filoni
A scoprire la vicenda è stato Toni Filoni, ex sindaco di Mongrando e titolare di un’attività di ristorazione di strada. Un lavoro che gli consente di avere molti contatti. «Conosco molti autisti che lavorano per piccoli o grandi corrieri – spiega – e posso confermare che vivono tutti questa situazione di disagio. Sono disperati perché ormai la situazione è insostenibile. Lavorare in questo modo diventa davvero pesante e ci si sente frustrati per il fatto che ci sono pochissimi controlli. Alcuni mi hanno fatto vedere fotografie che mostrano veicoli in sosta anche per ben due o tre giorni negli spazi riservati al carico e scarico».
«Purtroppo, dall’altra parte – prosegue Filoni – c’è una carenza cronica di personale nel comando di polizia locale del Comune di Biella. Per la quale dovrebbero intervenire gli assessori competenti. Così invece si finisce per mettere lavoratori contro lavoratori. E adesso è in arrivo il periodo terribile di Natale».
Conclude con un appello chiaro il corriere che ha scritto il biglietto: «Lasciateci lavorare, così non si può andare avanti. I cittadini devono capire che, se vogliono le consegne nei tempi previsti, devono fare la loro parte».
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Steap63
31 Ottobre 2024 at 23:38
Non è che i corrieri siano così innocenti: vanno a velocità spesso folli, sorpassano alla cavolo, guidano mentre telefonano e comunque sono spesso i primi a parcheggiare dove capita spesso e volentieri….. e non è solo questione di guidare correttamente ma qui si tratta di sicurezza sul lavoro.Ma le loro compagnie li istruiscono a dovere su questi aspetti?