Cronaca
Introducevano droga in carcere lanciandola sopra il muro di cinta
BIELLA – Introducevano droga e cellulari lanciandoli da oltre il muro di cinta del carcere cittadino di via dei Tigli. Tutto questo fino a quando l’attività investigativa della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Biella, ha permesso d’individuare e stroncare l’insolito canale di approvvigianamento.
Gli agenti della Squadra Mobile cittadina hanno beccato in flagranza di reato un uomo mentre lanciava quattro involucri contenenti smartphone e droga all’interno del carcere, e altri due cittadini rumeni che si trovavano con lui, un uomo e una donna, che facevano da palo per controllare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Una grossa berlina proveniente da Torino, con a bordo dei cittadini rumeni, aveva insospettito gli inquirenti per i passaggi che, nei giorni precedenti al lancio, aveva fatto nei pressi della Casa circondariale. Così, su disposizione della Procura della Repubblica di Biella, veniva dato avvio a un’attività investigativa con specifici servizi mirati a stroncare l’eventuale attività delittuosa.
Infatti, nella notte del 21 luglio, non appena l’autovettura con i tre soggetti a bordo arrivava nel centro cittadino veniva subito intercettata dai poliziotti della Questura in servizio, che la seguivano con discrezione fino ai pressi della Casa circondariale. Gli agenti vedevano un uomo scendere dall’auto, avvicinarsi alla recinzione dell’istituto penitenziario e lanciare quattro diversi pacchetti dall’area esterna del carcere che superavano il muro di cinta. A quel punto è scattato il blitz e per i tre non c’è stato scampo. Contemporaneamente venivano recuperati, da un campetto interno del carcere, quattro involucri contenenti circa 100 grammi di sostanza stupefacente del genere hashish, suddivisa in confezioni, 100 compresse di “subutex” e circa 700 pastiglie di anfetamine di diverso colore, nonché 5 telefoni cellulari e 4 schede sim. L’importante risultato ottenuto è il frutto di un’attenta e scrupolosa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Biella che da tempo aveva monitorato e tenuto sotto osservazione i movimenti dei tre soggetti, i quali presumibilmente avevano tentato d’introdurre sostanza stupefacente con questa modalità anche in passato.
Questo il commento della direttrice del carcere di via dei Tigli, Tullia Ardito: «Non esiste un’emergenza sicurezza, anche se da sempre la nostra struttura, come molte altre in Italia, hanno una carenza strutturale di agenti di polizia penitenziaria. Nulla che però possa essere collegato con quanto avvenuto nei giorni scorsi e stroncato dalle forze di polizia».
«Credo – continua la responsabile della struttura – si possa parlare di un tentativo isolato. In questo momento c’è il piano ferie, con qualche possibile e ulteriore assenza dal carcere da parte degli agenti. Ma ribadisco, nessun problema. Anzi. I nostri sforzi per consentire, seppur in via prevalentemente telematica, i colloqui tra detenuti e familiari, ha reso sereno il clima all’interno del carcere che non presenta alcuna emergenza o problema di sicurezza».
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