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Cronaca

Insulta gli agenti, poi si pente e chiede scusa in Questura

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Insulta gli agenti, poi si pente e va in Questura a chiedere scusa.

I fatti

Dopo essere stato multato, grazie all’impiego dell’ autovelox, per il superamento dei limiti di velocità in superstrada si era sfogato sulla propria pagine facebook postando un messaggio tutt’altro che gentile nei confronti degli agenti della stradale. Suscitando analoghi commenti da parte di altri utenti. Poi il pentimento. Prima si è recato direttamente in questura per chiedere scusa della sconsiderata reazione e poi lo ha fatto attraverso le pagine del giornale.
«Pubblicamente voglio porgere le mie scuse ai due agenti della polizia stradale – sono queste le sue parole – ai quali dalla mia pagina facebook ho rivolto apprezzamenti poco lusinghieri. E invito quanti, approfittando del mio post, hanno espresso nei loro confronti analoghe ingiurie di fare altrettanto. Accecato dalla rabbia e dall’ira non mi sono reso conto della gravità delle mie parole».

Multa salata e sospensione della patente

Nei giorni scorsi l’uomo è stato sorpreso mentre percorreva la superstrada nei pressi dell’uscita di Lessona da una pattuglia della Polstrada dotata di autovelox a una velocità superiore ai limiti. Trasgressione che gli è costata oltre a una multa salata anche la sospensione per un mese della patente.
«Ero nervosissimo – spiega – perchè oltre alla multa la sospensione della patente mi crea parecchie difficoltà. E allora sono andato su facebook e preso dall’ira ho scritto quelle parole».  Il post pubblicato (“Dovreste vergognarvi di portare quella divisa, per voi è più indicata quella della Seab, così da spazzare la piazzola dove vi eravate nascosti”) è stato poi commentato da altri utenti con analoghe frasi tutt’altro che edificanti.
Passata la rabbia l’uomo si è reso conto della gravità delle sue affermazioni e prima si è recato direttamente in questura per chiedere scusa e oggi lo fa pubblicamente attraverso le pagine del giornale.

Le scuse

«Gli agenti – afferma – hanno fatto semplicemente il loro lavoro. Mi ero distratto e non mi sono accorto che stavo superando i limiti e quindi sono stato, giustamente, punito. La prossima volta starò più attento. Voglio così porgere le mie più sentite ai scuse ai due agenti di pattuglia invitando coloro che hanno commentato con gli stessi toni il mio post a fare altrettanto. Gli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la loro vita per salvaguardare la nostra meritano rispetto».

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