Cronaca
Il giallo del distributore Ewa sequestrato a Mongrando
Il giallo del distributore Ewa sequestrato a Mongrando. I lavori di investigazione così delicati normalmente si svolgono nel più assoluto silenzio. Ma sulla natura dell’inchiesta sembrano esistere pochi dubbi.
Il giallo del distributore Ewa sequestrato a Mongrando
Non ci sono novità. A distanza di mesi dal giorno in cui la Guardia di Finanza e l’Adm, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, hanno posto sotto sequestro una colonnina del distributore Ewa a Mongrando, l’erogatore resta bloccato. E sembra essersi arenata quella che probabilmente è un’inchiesta a livello nazionale, legata agli ambienti della malavita organizzata.
Il silenzio non deve ingannare. I lavori di investigazione così delicati normalmente si svolgono nel più assoluto silenzio. Ma sulla natura dell’inchiesta sembrano esistere pochi dubbi. Secondo numerose fonti la Ewa carburanti, con sede a Marcianise in provincia di Caserta, sarebbe collegata in qualche modo alla famiglia Salzillo e in particolare ai fratelli Giuseppe e Vincenzo. Quest’ultimo, imprenditore di 65 anni, secondo la trasmissione di Raitre, Report «già indagato in passato per i suoi rapporti con i clan di Caserta, di Napoli e del litorale laziale».
Altri sequestri a livello nazionale
Ma continuando ad approfondire le ricerche anche sul web, viene alla luce una serie di altri sequestri messi a segno in molte zone della Penisola, in molti casi per la presenza di carburante “allungato” con l’acqua.
Quello che stupisce però in questa vicenda è che a Mongrando un solo erogatore è stato posto sotto sequestro e nessun provvedimento ad aprile era stato adottato per un altro distributore con il marchio Ewa, posto in via Tripoli, tra l’altro proprio a pochi passi dalla questura.
A Mongrando nel frattempo gli abitanti quasi non fanno più caso al cartello, ma c’è ancora chi racconta dell’autocisterna che spesso sarebbe venuta a rifornire l’impianto arrivando da paesi dei Balcani.
C’è stata anche una perdita di carburante
Colpisce anche che il distributore continui a essere impresidiato, completamente automatico. Un particolare che aveva anche provocato qualche momento di tensione in paese, quando si era verificata una perdita di carburante. Erano immediatamente intervenuti i vigili del fuoco che, non essendo riusciti a trovare un gestore, dovettero sfondare un vetro.
Cesare Maia
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