Cronaca
Fermato per un normale controllo la Polizia scopre che l’uomo dovrebbe essere in carcere
Il fermato è risultato destinatario di un ordine di carcerazione per l’espiazione della pena di 1 anno e 5 mesi
Nella mattinata di ieri, nell’ambito del rafforzamento dell’attività di controllo del territorio in vista delle festività natalizie, gli operatori della Squadra Volante della Questura di Vercelli hanno tratto in arresto un cittadino di origine serba e denunciato un suo connazionale.
Un’auto si aggirava con fare sospetto
L’attività di prevenzione e contrasto dei reati contro il patrimonio, intensificata nei periodi di festività che vedono un maggiore afflusso di turisti e cittadini nelle vie del centro, ha consentito agli operatori di polizia di notare un’auto con targa bulgara che si aggirava con fare sospetto nelle principali vie della città. Sottoposti a controllo di polizia gli occupanti, di cui due di origine serba ed un terzo di nazionalità bulgara, non riuscivano a fornire un valido motivo della loro presenza in città dichiarando versioni contrastanti.
La Polizia fa controlli più approfonditi
Dato il forte sospetto ingenerato negli operatori, gli stessi decidevano di sottoporre i fermati ad approfonditi controlli. All’esito degli accertamenti risultavano, infatti, a carico dei fermati numerosi precedenti di Polizia inerenti ai reati di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, furto in abitazione, detenzione illegale di chiavi alterate o di grimaldelli e violazione di domicilio. Le verifiche degli operatori hanno inoltre consentito di accertare l’irregolarità della presenza sul territorio nazionale dei cittadini di origine serba che sono stati entrambi denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. In particolare uno dei fermati è risultato destinatario di un ordine di carcerazione per l’espiazione della pena di 1 anno e 5 mesi emesso nel 2019, ancora non eseguito.
L’uomo viene arrestato
All’esito degli adempimenti di rito, l’uomo veniva quindi tratto in arresto e tradotto presso la locale casa circondariale per l’espiazione della pena, mentre il suo connazionale veniva munito dell’ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, a cura dell’Ufficio Immigrazione .
Immagine di repertorio
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook