Seguici su

Cronaca

Condannato per calunnia il famoso “corvo” dei commercianti

Pubblicato

il

Condannato per calunnia il famoso “corvo” dei commercianti

Nel 2014 era passato alla ribalta della cronaca locale come “il corvo dell’Ascom”, ovvero l’anonimo autore di mail diffamatorie nei confronti del presidente dell’Ascom, Mario Novaretti, e di alcuni suoi collaboratori. Oggi a distanza di cinque anni quel corvo ha un nome. Si tratta di Domenico Conti, 52 anni, residente in città, all’epoca dipendente della stessa Ascom, che nella giornata di ieri è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere per il reato di calunnia oltre al pagamento di duemila euro a favore dello stesso Novaretti e di un’impiegata dell’associazione ambedue costituitisi parte civile, oltre al saldo delle spese processuali.
«Ho aspettato cinque lunghi anni – è il primo commento del presidente Mario Novaretti – ma alla fine la verità è venuta a galla. Quell’episodio è stato il primo dei tanti attacchi che ho dovuto subire nel corso di tutti questi anni. Si è trattato del primo tentativo di delegittimare la dirigenza dell’associazione. Ma sono fiducioso: se non sarà quella terrena certamente quella divina farà giustizia di tutto e di tutti. Comunque metto in tasca questa prima soddisfazione».
La vicenda risale appunto al 2014 quando iniziò a circolare una mail anonima contenente pesanti accuse nei confronti della dirigenza dell’associazione, in particolare nelle persone dello stesso Novaretti e dell’allora direttore generale Manuel Pera. Le accuse contro il primo riguardavano non solo la sua attività come responsabile dei commercianti ma anche il passato professionale quale insegnante nelle scuole superiori biellesi. Però, come certificarono le successive indagini condotte dai carabinieri della polizia giudiziaria guidati dal luogotenente Tindaro Gullo e coordinati dalla Procura, si trattava di accuse false, senza alcun fondamento. In breve gli investigatori seguendo le tracce informatiche lasciate dal “corvo” individuarono l’allora presunto responsabile nella persona di Domenico Conti, impiegato della stessa Ascom, successivamente licenziato per giusta causa. Venne accertato che alcune delle mail dai contenuti diffamatori erano state inviate utilizzando i computer della stessa sede di via Torino.
Ieri, come detto la sentenza di condanna e la soddisfazione del presidente Novaretti e dell’impiegata, assistiti dagli avvocati Andrea e Cristian Conz.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *