Cronaca
Blitz dei ladri al Cycling Center, rubate 14 biciclette
I ladri di biciclette sono tornati in azione. Questa volta hanno colpito a Cossato, nel negozio Cycling Center Bellini Sport, dove nella notte sono state rubate quattordici bici per un valore di svariate migliaia di euro.
Proprio per l’entità dei colpi messi a segno e il modus operandi, sembra quasi riduttivo definirli “ladri di biciclette”. La banda, infatti, sempre che si tratti della stessa, negli ultimi mesi ha già svaligiato più d’un punto vendita: a Brusnengo, a Salussola e a Vigliano.
I ladri di biciclette sono tornati in azione. Questa volta hanno colpito a Cossato, nel negozio Cycling Center, dove nella notte sono state rubate quattordici bici per un valore di svariate migliaia di euro.
Proprio per l’entità dei colpi messi a segno e il modus operandi, sembra quasi riduttivo definirli “ladri di biciclette”. La banda, infatti, sempre che si tratti della stessa, negli ultimi mesi ha già svaligiato più d’un punto vendita: a Brusnengo, a Salussola e a Vigliano.
“E’ successo stanotte alle 3,30 – racconta uno dei titolari, Gianni Baù -. Hanno sfondato l’ingresso, tagliato i catenacci con delle cesoie enormi e fatto saltare gli agganci superiori e inferiori delle serrande con un piede di porco. Sempre con quello hanno poi sradicato la porta d’entrata”.
L’antifurto è scattato regolarmente, ma i malviventi sono stati rapidissimi nel caricare la refurtiva e sparire.
“Quando è suonato l’antifurto – continua Baù -, ci siamo precipitati in negozio. Siamo arrivati nel giro di tre o quattro minuti, ma non c’era già più nessuno”.
A parte i danni arrecati per riuscire ad entrare e le biciclette scomparse, l’interno del Cycling Center è rimasto praticamente intatto. “Non hanno buttato all’aria niente – conferma il titolare – e non hanno rubato alcuni prodotti in teoria un ladro avrebbe dovuto prendere. Probabilmente sono disturbati”.
Fortunatamente l’esercizio commerciale era assicurato, tuttavia l’idea di poter ottenere un risarcimento del danno non è sufficiente a cancellare le tracce di una disavventura simile.
“Purtroppo – continua Baù – i negozi come il nostro sono nel mirino, come dimostrano i numerosi furti subiti anche da altri colleghi. Non si può descrivere l’amaro che ti rimane in bocca quando arrivi e ti senti come violentato psicologicamente. Poi, però, ti costringi a darti uno scossone e ti rimetti a lavorare come se niente fosse, cercando di riempire i buchi lasciati dai ladri”.
Ovviamente sono subito stati avvisati i carabinieri, che ora stanno indagando su quanto accaduto. Nel frattempo in negozio si cerca di reagire: “Abbattersi non serve – conclude Baù -, bisogna darsi da fare per rimettersi in pista. Abbiamo le spalle larghe. E se anche non le avessimo… dovremmo farcele venire”.
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