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Biellese scomparso ritrovato a Milano dal comandante della polizia locale di Gaglianico

Biellese scomparso Mariano Geraci ritrovato a Milano dal comandante della polizia locale di Gaglianico, Mauro Casotto

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GAGLIANICO – Biellese scomparso ritrovato a Milano dal comandante della polizia locale di Gaglianico.

Si è conclusa con un lieto fine la vicenda che ha visto protagonista Mariano Geraci, l’uomo allontanatosi da casa nella giornata di venerdì. Ad annunciarlo, sulla pagina Facebook della cooperativa, è stato Ivo Manavella, direttore dell’Anffas Biellese.

Come raccontato nei giorni scorsi, il telefonino di Geraci era stato localizzato a Milano e proprio nel capoluogo lombardo l’uomo è stato ritrovato.

Biellese scomparso ritrovato a Milano dal comandante di Gaglianico, Mauro Casotto

biellese scomparsoA individuarlo e a portarlo in salvo è stato Mauro Casotto, il comandante della polizia locale di Gaglianico. Nel suo giorno libero dal servizio, Casotto ha deciso di prendere il treno e dirigersi a Milano. Una volta giunto a destinazione, ha iniziato a cercare in stazione centrale e nelle vicine fermate della metropolitana.

“A un certo punto – racconta – ho notato una sagoma familiare in mezzo ad alcuni senzatetto. Mi sono avvicinato e quando si è tolto la mascherina ho avuto la sorprendente conferma: era Mariano”.

A quel punto ha immediatamente chiamato la famiglia dell’uomo e l’Anffas per annunciare la buona notizia e avviare le operazioni per organizzare il ritorno a casa.

“Volevo dare un segnale alla famiglia, far capire loro che non erano soli”

A fare la differenza e a regalarci questo bell’epilogo è stato proprio l’impegno di Casotto, che anziché godersi la giornata di festa ha deciso di alzarsi di buon mattino e mettersi sulle tracce di Mariano: “Volevo dare un segnale alla famiglia – racconta – far sentire loro che non erano soli. Per questo stamattina ho preso il treno delle 6,30 e sono andato a Milano, avevo la sensazione di poterlo trovare e di dover arrivare presto, prima che magari si spostasse verso il centro nel corso della giornata”.

“Stavo per rassegnarmi, poi il colpo di fortuna. Tanti sconosciuti mi hanno aiutato”

Lo ha cercato in lungo e in largo e stava per scoraggiarsi, anche perché non sarebbe stato facile riconoscerlo in mezzo a tante persone tutte coperte per il freddo e con le mascherine. Era come dare la caccia a un ago in un pagliaio. Poi il colpo di fortuna in una stazione della metro.

“Ci tengo a sottolineare – conclude Casotto – che questa occasione mi ha permesso, ancora una volta, di apprezzare l’umanità delle persone. Non era una situazione semplice, per tante ragioni, eppure ho travato tanti sconosciuti che mi hanno dato una mano, dai dipendenti dell’Atm al personale del bar e della tabaccheria. Non posso che ringraziarli per l’aiuto e il sostegno”.

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